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VI sec.
Vergine irlandese vissuta nel VI secolo. Figlia di Baite, è commemorata a Tech-Ingen.Baithe, presso Sword nella contea di Dublino. Nel martirologio di Tallagh è riportato il suo nome con sua sorella Sodhealbh ed è ricordata con queste parole: “Ingena Baiti quae nutriebant Christum Ethni et Sodelb nomina eroum”. Santa Ethnea è stata inserita tra i praetermissi dai Bollandisti, i quali c’informano che era ricordata anche il 2 e il 15 gennaio. Inoltre c’è chi le identifica con le omonime di Kill-Nais figlie di Corbe a cui viene aggiunta come terza sorella Santa Cumania.
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Nel VI secolo, tra le brughiere e le scogliere dell'Irlanda, fiorì la vita di Santa Ethnea (Eithene, Eithne o Ethni), vergine di cui la storia ha conservato solo echi flebili. Figlia di Baite, il suo nome riecheggia nei martirologi, sussurrando di una fede adamantina e di una dedizione totale a Cristo. La sua memoria è custodita a Tech-Ingen.Baithe, presso Sword nella contea di Dublino, luogo che forse custodisce le sue spoglie mortali.
Il martirologio di Tallagh ci offre un frammento prezioso della sua esistenza, menzionandola insieme alla sorella Sodhealbh: "Ingena Baiti quae nutriebant Christum Ethni et Sodelb nomina eroum". Le due sorelle, "figlie di Baite che nutrivano Cristo", sono ricordate il 29 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra la loro santità.
I Bollandisti, studiosi infaticabili della storia agiografica, hanno annoverato Santa Ethnea tra i "praetermissi", figure la cui memoria si è affievolita nel tempo. Tuttavia, la sua devozione non si è completamente estinta: il 2 e il 15 gennaio riecheggiavano le sue lodi, mentre alcuni la identificano con l'omonima santa di Kill-Nais, figlia di Corbe e sorella di Santa Cumania.
Autore: Franco Dieghi
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