V sec.
Vissuto nel secolo V, nella cronotassi dei vescovi di Autun figura all’ottavo posto dopo sant’Evenzio o Evencio e prima di sant’Eufrone o Eufronio. Il vescovo Leonzio appartiene all’antica lista dei presuli alquanto incerta, che presenta notevoli incertezze grazie ad un periodo oscuro della diocesi stessa. Il suo nome è riportato anticamente nel Martirologio Geronimiano, documento che ci rivela la sua esistenza ed e festeggiato il giorno 1 luglio con queste parole: “Augustuduno depositio Leontii episcopo”. L’epoca in cui fu scritto questo Martirologio verso al fine del IV secolo, gli conferisce una particolare autorità. Ma in questo documento alla data del 6 luglio viene citato un “Legonti episcopo” ragion per cui si è generata una notevole confusione e alcuni hanno ipotizzato erroneamente l’esistenza di due Leonzio sulla cattedra di Autun. Alcuni studiosi fanno iniziare la sua guida della diocesi intorno al 450.
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Il Martirologio Geronimiano, risalente alla fine del IV secolo, menziona Leonzio (Legontius, Leontius o Léonce) con la dicitura "Augustuduno depositio Leontii episcopo", fissando la sua commemorazione al 1° luglio. Questa preziosa testimonianza, pur conferendogli una certa autorevolezza, viene complicata dalla presenza di un "Legonti episcopo" alla data del 6 luglio, dando origine all'ipotesi, errata, di due distinti vescovi Leonzio.
Gli studiosi pongono l'inizio del suo episcopato intorno al 450, ricostruendo una figura che si staglia come un faro nella notte storiografica. La sua memoria, nonostante le ombre che la circondano, è stata preservata e custodita con devozione, con la festa in suo onore fissata, come da tradizione, il 1° luglio.
Il V secolo in Gallia fu un'epoca di profondi sconvolgimenti, segnati dalle invasioni barbariche e dalle lotte intestine per il potere. In questo contesto complesso, Leonzio svolse il suo ruolo pastorale con dedizione e saggezza, guidando la sua diocesi attraverso le difficoltà e le sfide del tempo.
Le fonti agiografiche su San Leonzio sono scarse e frammentarie. Oltre al Martirologio Geronimiano, la sua figura è menzionata in alcuni testi posteriori, tra cui il Martirologio Romano e il Martirologio Gallicano. Tuttavia, queste attestazioni non forniscono dettagli significativi sulla sua vita e sul suo episcopato.
L'enigma di "Legonti episcopo" menzionato il 6 luglio nel Martirologio Geronimiano ha dato luogo a diverse ipotesi. Alcuni studiosi ipotizzano che si tratti di un errore di trascrizione, mentre altri propendono per l'esistenza di un altro vescovo omonimo.
Autore: Franco Dieghi
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