VI sec.
Eremita in Normandia vissuto nel VI secolo che viveva come solitario nella regione di Bray, ai confini della Normandia e della Piccardia. Sull'eremo in cui visse venne costruito il monastero di Saint-Saire-eb-Bray (Saint Salvius de Braga), posto nel 1211 sotto il patronato dell’abbazia di Beaubec-la-Rosière e che diede nome al piccolo paese del dipartimento della Senna Marittima. A san Salvio è stata dedicata la chiesa parrocchiale. A volte era confuso con l’omonimo vescovo di Amiens. Localmente la festa e il ricordo per San Salvio sono fissati nel giorno 14 maggio e 28 ottobre.
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Le poche notizie certe che riguardano San Salvio, eremita vissuto in Normandia nel VI secolo, lo identificano come un monaco dedito alla vita eremitica nella regione del Bray, situata ai confini tra Normandia e Piccardia. La scelta di una vita solitaria, in un contesto di boschi e lande selvagge, testimonia il suo anelito alla ricerca di Dio e alla perfezione spirituale. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando l'ammirazione e la devozione dei fedeli che, attratti dalla sua fama di santità, si recavano a lui per ricevere consigli e implorare la sua intercessione.
Il luogo preciso del suo eremo rimane incerto, ma la tradizione indica la località di Saint-Saire-eb-Bray (Saint Salvius de Braga) come il sito più probabile. In questo luogo, sorse in seguito un monastero, intitolato al santo, che nel 1211 venne posto sotto il patronato dell'abbazia di Beaubec-la-Rosière. La fondazione del monastero testimonia la persistente venerazione per San Salvio e l'influenza che la sua figura esercitò sulla spiritualità locale.
La memoria di San Salvio è rimasta viva nel corso dei secoli, soprattutto nella regione del Bray. La sua festa liturgica viene celebrata il 14 maggio e il 28 ottobre, date che richiamano, verosimilmente, la sua nascita e la sua morte. A lui è dedicata la chiesa parrocchiale di Saint-Saire-eb-Bray, segno tangibile della sua devozione popolare.
Nel corso del tempo, la figura di San Salvio eremita è stata talvolta confusa con quella di San Salvio, vescovo di Amiens, vissuto nel VII secolo. La distinzione tra i due santi è fondamentale per una corretta ricostruzione storica e agiografica.
Autore: Franco Dieghi
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