Le uniche fonti storiche che menzionano il Beato Antonio risalgono al 1190. Questi documenti, seppur frammentari, offrono preziosi indizi sulla sua esistenza e sulla sua vocazione religiosa. Si presume che egli abbia trascorso la sua vita all'interno del monastero camaldolese di San Severo a Perugia, immerso in un'atmosfera di preghiera, studio e lavoro manuale.
Nonostante la mancanza di dettagli specifici sulla sua vita, la devozione e la santità del Beato Antonio sono ampiamente riconosciute. La sua figura ispirava profonda venerazione tra i suoi confratelli e la comunità locale, che lo consideravano un esempio di virtù e pietà. La sua fama di santità si diffuse ben oltre i confini del monastero, richiamando fedeli da ogni dove per chiedere intercessioni e grazie.
La devozione al Beato Antonio di Perugia è attestata da una celebrazione indefinita che si tiene il 13 luglio insieme al Beato Manno. Tuttavia, il suo riconoscimento ufficiale come Beato giunge con l'inserimento del suo nome nel Calendario Benedettino (Kalendarium Benedictinum), dove viene commemorato il 15 giugno.
Autore: Franco Dieghi
|