Un personaggio forse dimenticato in provincia di Latina è Antonio Ruffini. Non conoscevo la storia interessante di quest’uomo profondamente cattolico e legato alla terra pontina per motivi di lavoro, esercitando ogni giorno il rappresentante di commercio di carta per imballaggio, aiutato anche dalla moglie e dai due figli. Ruffini era presente in particolare a Terracina, negli anni 70, e a Latina nella parrocchia dell’Immacolata. Don Giuseppe Tomaselli ha scritto il libro “Sotto il cielo di Roma”, dedicato interamente a lui. A regalarmelo con la consueta cortesia è stato l’amico Alvaro Magni. Ruffini era stigmatizzato ma la Chiesa non ha mai pubblicato una dichiarazione scientifica su questo fenomeno di carattere spirituale. Particolarmente interessante, per un non addetto ai lavori come il sottoscritto, e’ stata la approfondita descrizione delle caratteristiche psicologiche, rimanendo incuriosito dalla figura di Antonio Ruffini, molto legato a San Carlo da Sezze, sepolto nella chiesa romana di San Francesco a Ripa a Roma. Ogni domenica alle otto Ruffini era presente alla messa, al termine della funzione religiosa si si recava davanti l’altare di San Carlo per pregare. La sua giornata proseguiva in un bar nelle vicinanze del luogo di culto, molti fedeli volevano conoscerlo, lui si prestava a domande e risposte su tanti temi. La sua vita è sempre stata basata nell’aiutare il prossimo e i poveri, viaggiando in Africa, in Russia, in tante città italiane, seguito attentamente dai Francescani che hanno ammirato in suo impegno negli ospedali e nelle carceri, senza disporre di gradi possibilità finanziarie. Nel Ghana si ricordano ancora delle sue opere benefiche, dell‘attenzione verso i giovani, si faceva carico di loro accompagnandoli e accogliendoli, sostenendoli anche quando sbagliavano.
Autore: Paolo Iannuccelli
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