† Roma, 6 maggio 1527
Il 6 maggio del 1527 le truppe imperiali di Carlo V d'Asburgo penetrarono in Roma, iniziando il saccheggio nell'Urbe. L'ufficiale svizzero cattolico Kaspar Röist, assieme a 189 mercenari elvetici, decise di immolare la propria vita per proteggere il Vicario di Cristo. Mentre il Papa si metteva in salvo, lui assieme ai suoi militi si trincerò attorno all'obelisco del cimitero del Collegio Teutonico, a pochi passi dalla Basilica di san Pietro. Ferito mortalmente, si rifugiò presso la propria casa dove venne raggiunto dai mercenari protestanti Lanzichenecchi e ivi ucciso davanti agli occhi della moglie. L'intero contingente elvetico fu spazzato via.
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