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Serva di Dio Niña Ruiz Abad Adolescente

Festa: .

Quezon City, Filippine, 31 ottobre 1979 – 16 agosto 1993

Niña Ruiz Abad nacque il 31 ottobre 1979 a Quezon City, nel nord delle Filippine. Orfana di padre a tre anni, visse con la madre e l’unica sorella, prima a Quezon City, poi a Sarrat. Sin dai primi anni di vita mostrò atteggiamenti inusuali per una bambina della sua età, insieme a una forte attrazione verso il sacro e la religiosità cattolica. Pregava costantemente, anche prima di giocare o dei compiti in classe, e regalava articoli religiosi alle maestre e ai compagni di classe. Il suo motto era: «God First», «Dio al primo posto». A dieci anni le fu diagnosticata una cardiomiopatia ipertrofica: da allora cercò di vivere normalmente, affidando a Dio i suoi piccoli successi quotidiani. Il 16 agosto 1993, mentre si trovava all’Istituto Spirito Santo di Quezon City, dove studiava alla scuola secondaria, Niña ebbe un infarto: fu portata in ospedale, ma era ormai morta. Aveva tredici anni compiuti. L’Inchiesta diocesana della sua causa di beatificazione e canonizzazione fu aperta nella diocesi di Laoag il 7 aprile 2024. I resti mortali di Niña riposano nella chiesa di Santa Monica a Sarrat, la stessa che aveva ospitato le sue esequie.



Famiglia e primi tempi
Niña Ruiz Abad nacque il 31 ottobre 1979 al Capitol Medical Center di Quezon City, città situata nell’isola di Luzon, nella Regione Capitale Nazionale delle Filippine, a nord del Paese.
Fu battezzata il 15 marzo 1980 nella chiesa di San Domenico a Quezon City. Perse il padre, Alex Abad, di professione avvocato, a tre anni; visse quindi con la madre, Corazon Ruiz, e con la sorella Mary Ann.
Frequentò l’asilo nido del Centro di Pedagogia dell’Università delle Filippine a Quezon City e, dal secondo anno di asilo, l’Istituto Montessori “Santi Angeli” della stessa città. Nell’aprile 1988 si trasferì a Sarrat, nella regione di Ilocos Norte, perché la madre, anche lei avvocato, era stata incaricata di lavorare al Dipartimento di Giustizia come Capo consigliere-auditore della commissione per gli accordi sui problemi territoriali.
Niña e Mary Ann furono quindi iscritte alle scuole elementari dell’Università Mariano Marcos State a Laoag City. Concluso il primo ciclo di studi con ottimi voti, Niña passò alla scuola secondaria annessa alla medesima università. Tuttavia, a causa del lavoro della madre, a partire dal secondo anno fu alunna dell’Istituto Spirito Santo di Quezon City.

Una bambina insolitamente devota
Sin dai primi anni di vita, Niña mostrava atteggiamenti inusuali per una bambina della sua età: amava infatti vestirsi di bianco e portare al collo la corona del Rosario. Pregava ogni giorno l’Angelus e il Rosario e incoraggiava i membri della sua famiglia e i domestici a unirsi a lei. Aveva inoltre ereditato da sua madre la devozione alla Divina Misericordia. Curava poi gli altarini domestici, ornando di fiori le immagini della Madonna e dei Santi.
La preghiera era il suo atteggiamento costante: pregava appena sveglia, quando andava a letto, quando tornava a casa. Quando era a scuola riusciva a pregare, sia prima dei compiti in classe, sia prima di ogni attività, anche durante il gioco.

«Dio al primo posto»
Lo ha confermato Eliza Sansão, una delle sue maestre, in un articolo pubblicato sul sito «Gaudium Press» il 20 settembre 2023: «Ricordo ancora che quando ero alla scuola elementare qui di Laoag, Nina diceva sempre: “Dio al primo posto”. Prima di qualsiasi cosa facesse, iniziava sempre con una preghiera». Ha poi ricordato: «Niña regalava novene e santini alle maestre e ai compagni di classe, insieme a Rosari e adesivi con versetti del Vangelo, a dimostrazione della sua profonda devozione verso Dio e verso la Vergine Maria».
Infatti, mentre gli altri bambini portavano in dono alle maestre cioccolatini, dolci o prodotti di bellezza, in occasione di festività come Natale, San Valentino o la Giornata dell’Insegnante, lei preferiva regalare articoli religiosi, comprese immagini del Santo Niño, il Bambino Gesù veneratissimo nelle Filippine.

Il suo amore per l’Eucaristia e per il prossimo
Niña era anche attratta dall’Eucaristia: partecipava alla Messa e andava a visitare il Santissimo Sacramento prima e dopo la scuola, specialmente nella cappella della Madonna del Carmelo a Laoag. La si vedeva spesso in ginocchio, con le braccia spalancate, le mani verso il cielo e gli occhi chiusi.
Viveva la misericordia non solo come devozione, ma anche con tanti atti di compassione verso il prossimo. Le sue insegnanti ricordano come fosse pronta ad aiutare i compagni di classe che erano più nel bisogno a causa delle condizioni finanziarie familiari, o che non riuscivano a fare i compiti, o che, più semplicemente, avevano bisogno di un consiglio. Quando subiva un torto, s’impegnava a non serbare rancore.

La malattia e come la visse
Niña aveva dieci anni quando le fu diagnosticata una cardiomiopatia ipertrofica. Mentre la madre venne colta dall’angoscia, lei esclamò: «Non preoccuparti, mamma, va bene: Dio mi guarirà». Cercò di vivere come una bambina normale, senza lamentarsi dei frequenti dolori, del sudore e degli altri segnali della malattia.
Non le pesava neppure non poter partecipare alle attività fisiche degli altri bambini, né si vergognava di portare il suo Rosario al collo. Continuava a frequentare la scuola, accettando di non andarci solo quando la madre glielo chiedeva. I suoi risultati erano comunque molto buoni: offriva tutti i suoi successi a Dio, specie quando non stava bene.
«Sapevamo tutti che era malata, ma non lo dimostrava mai. Conduceva una vita di preghiera e di pace», ha raccontato la sua professoressa, Belen Sulit, sempre nel già citato articolo per «Gaudium Press». «Ero la sua insegnante, e lei aveva voti eccellenti nei miei esami. Era benvoluta da tutti, specie dai compagni di classe. Era intelligente, ma molto modesta».

La morte
Il 16 agosto 1993 Niña ebbe un infarto mentre si trovava all’Istituto Spirito Santo: fu rapidamente portata in ospedale, ma non ci fu nulla da fare; Niña non aveva ancora compiuto quattordici anni.
La salma fu esposta nel centro di pompe funebri Arlington, quindi portata nella sua casa di Sarrat. Il funerale fu celebrato il 22 agosto 1993; lo stesso giorno, a mezzogiorno, il corpo di Niña venne sepolto nel cimitero municipale di Sarrat. Attualmente riposa nella chiesa di Santa Monica a Sarrat, la stessa che aveva ospitato le sue esequie.
Nei trent’anni seguiti alla morte, Niña fu continuamente ricordata da coloro che l’avevano conosciuta e amata come «la bambina che indossava sempre un Rosario», «la bambina che pregava tanto», «la bambina che amava tanto Dio».

Le fasi preliminari della sua causa
Per questa ragione, nel 2023, l’associazione God First, nata in suo onore, sicura che lei potesse diventare un esempio di apostolato soprattutto tra i ragazzi e i giovani, mosse i primi passi per chiedere formalmente l’apertura della sua causa di beatificazione e canonizzazione, interpellando monsignor Renato Mayugba, vescovo di Laoag.
Essendo però Niña morta nella diocesi di Novaliches, fu necessario chiedere al vescovo di quel territorio, monsignor Roberto Gaa, il trasferimento di competenza dal Tribunale ecclesiastico di quella diocesi a quello di Laoag. Il Dicastero delle Cause dei Santi confermò l’accettazione della richiesta.
Nel giugno 2023 il postulatore inviò la richiesta formale, ovvero il supplice libello, a monsignor Mayugba, per iniziare il processo. Nella seguente assemblea plenaria della Conferenza Episcopale Filippina, tenutasi nella diocesi di Kalibo, il vescovo ottenne parere positivo dai confratelli.

L’avvio della causa
Con l’Editto, datato 16 agosto 1993, trentesimo anniversario della morte di Niña, monsignor Mayugba annunciò l’avvio della causa. Nell’ottobre 2023 chiese alla Santa Sede il nulla osta per l’avvio della causa, che fu concesso il 16 gennaio 2024 dal Dicastero delle Cause dei Santi. Nel marzo 2024 fu costituita la Commissione Storica per raccogliere la documentazione sulla sua vita e quanto potesse servire durante l’inchiesta diocesana, mentre il 10 dello stesso mese fu formato il relativo Tribunale ecclesiastico.
La prima sessione dell’Inchiesta diocesana su vita, virtù e fama di santità della Serva di Dio Niña Ruiz Abad fu celebrata il 7 aprile 2024, domenica della Divina Misericordia, nella cattedrale di San Guglielmo Eremita a Laoag City.

Preghiera (tradotta dall’originale inglese)

Gloria e onore al nostro Dio uno e trino: Padre, Figlio e Spirito Santo!

Dio Santo, ti rendiamo grazie per aver dato alla Tua Chiesa la Tua Serva, Niña Ruiz Abad, come modello di santità.
Con la Tua grazia, hai benedetto questa ragazza di tredici anni facendole conoscere e amare Te sopra ogni cosa. Il suo motto, «Dio al primo posto», ci ricorda le parole di Gesù, «Cercate anzitutto il Regno di Dio».
Ti chiediamo, fa’ che noi possiamo essere come lei nella devozione al Santissimo Sacramento, che possiamo ascoltare la Tua Parola e ci impegniamo ad amare la Madonna e i Santi.
Mediante la sua intercessione, fa’ che possiamo unire le nostre sofferenze a quelle di Gesù, che ha steso le Sue mani sulla croce per amore nostro. In particolare, mediante la sua preghiera, degnati, Dio, di ascoltare la mia umile supplica (menzionare la grazia da chiedere).
Che la mia supplica sia in accordo alla tua Santa Volontà e serva alla dichiarazione della sua santità. Amen.


Autore:
Emilia Flocchini


Note:
Per richiesta di biografie, santini, informazioni e relazioni di favori e grazie concesse per intercessione della Serva di Dio Niña Ruiz Abad, contattare:

Rev. Fr. Harvey Naval
Vice Postulator
Bishop’s Residence
Laoag City 2900 Ilocos Norte – Philippines
+ 63-0962-362-7883/0962-582-0841
Email: nra.causa3682@gmail.com

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Aggiunto/modificato il 2024-05-27

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