Benevento, 2 giugno 1980 - 20 agosto 2006
La storia di Tiziana Mercurio, una giovane morta nel 2006 all'età di 26 anni e che oggi vuole essere missionaria con la sua testimonianza, con il suo vivere la fede in modo puro e semplice. Papa Francesco ci parla dei “santi della porta accanto”, di quelli che come Tiziana Mercurio vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio. Nata nel 1980 a Benevento, era una giovane elegante, bella, capace di far emergere il bello da se stessa. Fin da piccola amava vedere la famiglia riunita e in un momento di quotidianità uno dei cuginetti le domandò: “Sai chi è Gesù?”. Fu questa semplice domanda a dare inizio alla sua ricerca del volto di Dio. Iniziò un percorso di vita cristiana e arrivò alla consacrazione a Maria, di cui si innamorò sempre più. Una grave malattia le si presentò la prima volta quando aveva solo 17 anni. Guarì, ma la malattia ricomparve dopo tre anni, quando Tiziana era sempre più desiderosa di offrire le sue sofferenze per le anime del purgatorio. Nonostante le sofferenze e la fragilità, ha sempre continuato a sorridere divenendo una “missionaria del sorriso”. Ha lottato per la vita, non perdendo mai il sogno di sposarsi e vivendo il fidanzamento con l’ambizione eroica di presentarsi vergine all’altare. Adesso la rosa divenuta giglio chiama anche noi alla santità.
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Tiziana Mercurio nasce il 2 giugno 1980 a Benevento. Ragazza bella ed elegante, fin da piccola ama trascorrere le sue giornate in compagnia della sorella e dei cugini. Un giorno, proprio uno dei suoi cugini, si rivolge alle due sorelle con questa domanda: “Sapete chi è Gesù?”. Inizia così, per Tiziana e la sorella, la ricerca del volto di Dio: cominciano a frequentare la parrocchia e a partecipare agli incontri dei giovani. Più tardi, entrano a far parte della Milizia Francescana di S. Massimiliano M. Kolbe, dove si innamorano sempre più di Gesù e di Maria, fino a prendere la decisione di consacrarsi alla Vergine ogni 8 di dicembre. Tiziana conduce una vita serena e spensierata, fino a quando, all’età di 17 anni, viene colpita da una grave malattia. Dopo una serie di rigorose cure, Tiziana guarisce. Scrive Tiziana: “Cosa vuole il Signore da me? Io non ho provato mai a chiedere al Signore cosa vuole da me. Mi è sempre difficile dirlo, come mi è difficile dire: «Sia fatta non la mia ma la Tua volontà». Forse per paura di donarmi qualcosa di brutto. Allora mi convinco quando Lui dice: «Se mi ami, prendi la Mia Croce e seguimi!». Questa convinzione mi ha portato a chiedere al Signore un patto. Era un giorno di gennaio del 2001, ed io leggendo un libro che trattava delle anime del Purgatorio, riflettei molto profondamente, e poi trovandomi sola nella mia stanza, vicino alla figura di Gesù Misericordioso, dissi: «Gesù, donami una grande sofferenza ed io la offro per le anime del Purgatorio, specialmente per quelle che si trovano nell’oscurità, lontano da te, affinché possano goderti, nella tua luce splendente»”. Dopo qualche settimana, la malattia ricompare. Continua a scrivere Tiziana: “[…] qualche settimana dopo, ricomparve dopo tre anni la mia malattia; però questa volta è stata molto lunga l’attesa della mia guarigione e ho dovuto lottare parecchio per sconfiggere il male. Ma ero sicura di non essere sola, perché anche se ho fatto la mia scelta, cioè quella di soffrire per anime sofferenti, Gesù mi è stato vicino e pure le stesse anime, che ancora oggi ringrazio. Quella forza non l’avevo mai avuta e non me ne sono mai accorta. È come se Gesù mi dicesse: «Coraggio, alzati e cammina» […]. È lì che ho capito che in ogni sofferenza Gesù è con noi, soffre con noi, piange con noi e guarisce insieme a noi. Dopo questa esperienza ho capito tante cose che prima non sapevo, anzi erano un mistero. […] ho anche scoperto che Lui da me voleva qualcosa che ci univa, e questo qualcosa era la salvezza delle anime del Purgatorio. Così, come santa Rita, san Francesco o padre Pio che spendevano tanto tempo vicino al Signore per attendere una sua sofferenza, anche io ho atteso la mia. Oggi non so cosa Gesù vuole da me; io vorrei essere uno strumento di pace non solo nella mia famiglia, ma in tutto il mondo”. Seppur consumata dal dolore, Tiziana non perde mai il suo sorriso, la sua purezza e la sua bellezza non vengono mai meno. Con tutte le sue forze, lotta per la vita, senza mai smettere di sognare di sposarsi, arrivando vergine al matrimonio. Tiziana riesce a vincere la malattia, che però le lascia un danno al polmone sinistro: non può fare tanti sforzi, perché fa molta fatica a respirare. Si sente molto scoraggiata, ma “il Signore non mi ha abbandonato e non penso che lo farà proprio adesso. La preghiera è l’unica arma che mi è rimasta e spero che Lui ascolti il mio grido perché sono stanca di lottare, di soffrire”. Le sue condizioni di salute peggiorano di giorno in giorno, tanto che non ha più neanche la forza di parlare. Purtroppo alcune crisi respiratorie la indeboliscono sempre più. Tiziana muore il 20 agosto 2006, all’età di 26 anni.
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