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Alboraya, Spagna, 9 novembre 1893 - Barcellona, Spagna, 6 settembre 1936
Nel 1936, allo scoppio della guerra civile spagnola, suor Carmen e suor Amparo erano insieme nella stessa Comunità della Figlie di MAria Ausiliatrice, la prima come vicaria, mentre la seconda come tuttofare. La Comunità era composta da suore, novizie e ragazze interne che in considerazione della grave situazione di pericolo furono consigliate dalle Superiore di andare presso parenti, indossando abiti civili e di partire quanto prima per l’Italia. Suor Carmen e Suor Amparo scelsero invece di rimanere per assistere una suora appena operata di cancro, ma la notte del 6 settembre furono arrestate tutte e tre. All’alba del 1° settembre si aprirono le porte della cella: la malata venne rilasciata, mentre le altre due suore furono condotte all’ippodromo della città, vicino al mare, vennero fucilate. San Giovanni Paolo II le ha beatificate l’11 marzo 2001.
Martirologio Romano: A Barcellona sempre in Spagna, beati martiri Pietro Rivera, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Maria Carmela Moreno Benítez e Maria del Rifugio Carbonell Múñoz, vergini dell’Istituto di Maria Ausiliatrice, le quali nella stessa persecuzione, conformate alla passione di Cristo Sposo, giunsero al premio della pace eterna.
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Protomartiri delle Figlie di Maria Ausiliatrice Tutte le
congregazioni religiose hanno sempre venerato con speciale onore i loro
primi martiri, quasi come se lo spargimento del loro sangue fosse
indirettamente considerabile una sorta di solenne professione di fede
per l’intero ordine religioso. La Famiglia Salesiana nel suo insieme
venera come protomartiri i Santi Luigi Versiglia, vescovo, e Callisto
Caravario, sacerdote. Nello specifico le suore Figlie di Maria
Ausiliatrice, fondate da San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica
Mazzarello, venerano come prime martiri del loro ordine due consorelle,
Maria Carmen Moreno Benitez e Maria Amparo Carbonell Munoz, vittime
della persecuzione religiosa verificatasi in Spagna negli anni ’30 del
XX secolo durante la guerra civile. La vita di queste due suore fu
semplicissima, tutta però segnata dalla generosità e dalla prontezza
nell’assumere giorno per giorno l’impegno di risposta alla chiamata
quotidiana di Dio. Ecco alcune notizie sulla vita di entrambe le religiose:
Maria Amparo Carbonell Munoz Amparo
Carbonell Munoz nacque ad Alboraya, nei pressi di Valenza in Spagna, il
9 novembre 1893 da una povera famiglia. Frequentava la scuola della
Figlie di Maria Ausiliatrice vicina a casa sua. Figlia di umili
contadini, dovette superare l’incomprensione da parte loro per
rispondere affermativamente alla sua vocazione. Emise la sua professione
religiosa nel 1923, ma più tardi ebbe purtroppo a soffrire una grave
malattia, fattore che non riuscì comunque a rallentare la sua generosa
dedizione alle attività di religiosa salesiana. Nel 1929 fece la sua
professione perpetua.
Insieme verso il martirio Nel
1936, proprio allo scoppio della guerra civile spagnola, Suor Carmen e
Suor Amparo vennero a trovarsi insieme nella medesima comunità, la prima
come vicaria, mentre la seconda come tuttofare. La casa Santa Dorotea
di Barcellona era stata fondata da San Giovanni Bosco con l’aiuto della
Venerabile Dorotea da Chopitea, ricchissima quanto al ceto sociale, ma
più povera di un certosino nel suo modo di vivere il quotidiano in pieno
stile evangelico. Nel luglio luglio di quell’anno, in piena guerra
civile, la casa della comunità si trovò in situazione di pericolo. Una
settantina di suore, le dodici novizie e le dieci ragazze rimaste ancora
in collegio si dispersero al più presto, spesso rincasando dai loro
familiari. Alcune religiose, non potendo trovare rifugio presso parenti o
amici sicuri, furono ospitate nella villa Jarth, appartenente ad un
protestante tedesco, caro amico delle suore. In quei giorni salparono
dal porto di Barcellona due navi italiane, sulle quali parecchie suore
poterono fuggire, seppur in mezzo a gravissime ansie e difficoltà. Suor
Carmen e Suor Amparo scelsero invece di rimanere, pur conscie del
pericolo che correvano, per assistere una suora appena operata di
cancro. Già la notte del 1° settembre i passi della violenza
risuonarono sul selciato della loro casa: Suor Carmen, Suor Amparo e la
loro assistita, Suor Carmen Xammar, appena uscita dall’ospedale, furono
arrestate. All’alba del 6 settembre si aprirono le porte della cella:
la malata venne rilasciata, mentre le due generose consorelle furono
condotte all’ippodromo della città, vicino al mare. Partì la raffica
omicida: Suor Carmen e Suor Amparo vennero fucilate ed i loro corpi
rimasero abbandonati a terra. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno
ebbe luogo un ultimo rito: i due cadaveri vennero portati al policlinico
universitario per un esame medico, in quanto gli aguzzini sentivano
un’esigenza di “legalità”, volevano che sui documenti ufficiali
figurasse una diagnosi, corredata da regolari macabre fotografie a noi
tramandate come documento della loro immolazione in odio alla fede
cristiana.
I loro resti, la beatificazione, la festa. Non si sa purtroppo dove andarono poi a finire le salme delle due suore. Cosa
invece certa è che la loro fama di martirio si sviluppò immediatamente,
in particolare all'interno dell'IStituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice ed ingenerale della Famiglia Salesiana, e portò alla loro
beatificazione l’11 marzo 2001 ad opera di San Giovanni Paolo II con
altre numerose vittime della medesima persecuzione. La loro causa è
stata condotta unitamente al gruppo "Giuseppe Calasanz Marqués e 31
compagni", tutti appartententi alla Famgilia Salesiana. Per tutte questo
gruppo il medesimo Pontefice avva decretato il riconoscimento del
martirio in data 20 dicembre 1999. Le due Beate sono ricordate dal
Martirologio Romano erroneamente in data 1° settembre, anniversario del loro arresto, anziché il 6, anniversario della nascita al
cielo. La loro memoria liturgica è celebrata in comune con tutti gli
altri Beati Martiri Salesiani in Spagna il 22 settembre.
Autore: Don Fabio Arduino
Note:
Per segnalare grazie o favori ricevuti per sua intercessione, oppure per informazioni, rivolgersi al Postulatore Generale della Famiglia Salesiana: postulatore@sdb.org
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