Nasce il 5 ottobre 1687 a Itri, in diocesi di Gaeta. Dopo aver sentita un predica nella chiesa dei cappuccini, restò per tutta la notte nel loro convento. In seguito a questa esperienza, visse da eremita nella propria casa, da cui usciva solo per gli esercizi di pietà e di carità. Dopo quattro anni, data alle sorelle tutta la parte di eredità che gli spettava, iniziò il noviziato presso i cappuccini. Ma durante gli otto mesi di noviziato, essendosi verificati fenomeni di emottisi, i superiori decisero di rimandarlo a casa. Rimessosi in salute, decise di iniziare a viaggiare per i santuari d’Italia, mangiando solo cibo mendicato. Tornato poi a casa della sorella, il vescovo di Gaeta gli conferì la tonsura e gli fece anche pressione perché diventasse sacerdote o entrasse in qualche ordine monastico. Giuseppe rifiutò, entrando infine come fratello non sacerdote tra i frati minori conventuali, dove prese il nome di fra Innocenzo, e dove si distinse per la carità. Muore a Napoli il 27 dicembre 1761.
Fonte:
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