Di sangue reale ungherese, fu uomo di grande virtù e santità. Preso l’abito di frate minore si diede con fervore all’acquisto della perfezione. Si trasferì in Italia, in Toscana, per vivere con più intensità e radicalità lo spirito francescano. Fu chiamato da san Bernardino a Milano, dove fu guardiano del convento di S. Angelo, in particolare durante la peste che afflisse la città, quando morirono anche più di un frate del convento. Al termine del suo servizio se ne tornò in Toscana, nel convento di Scarlino, dove morì.
Fonte:
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www.bibbiafrancescana.org
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