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Sant' Ifigenia Principessa e martire

Festa: 21 settembre

† Etiopia, I secolo

Com'è noto, il 21 settembre cade la festa di San Matteo Evangelista che, com'è altresì noto, cadde martire in Etiopia per ordine del re Hyrtacus, presumibilmente Shorkaror del Kush. Ciò che è meno noto è il motivo del martirio, non legato alla "semplice" predicazione apostolica quanto più ad una volontà frustrata del sovrano. Shorkakor regnò sul Kush nella seconda metà del I secolo dopo Cristo, succedendo al precedente monarca che aveva una figlia, di nome Ifigenia. Shorkakor avrebbe chiesto a San Matteo, che aveva convertito suo padre, di convincere Ifigenia a sposarsi con lui, nonostante anch'ella fosse cristiana e si fosse votata interamente a Cristo. Durante la Messa, Ifigenia avrebbe spiegato le sue ragioni e Shorkakor, irato, avrebbe mandato un sicario ad uccidere San Matteo. La tradizione etiopica indica nel re di Axum Horemtaku, col nome effettivamente più simile all' "Hyrtacus" della tradizione anche se sappiamo che regnò dal 38 al 40 e sappiamo che san Matteo sarebbe morto attorno al 70 dopo Cristo. Che si tratti di re Horemtaku o più probabilmente di Shorkaror, santa Ifigenia viene particolarmente venerata presso i Carmelitani e come Carmelitana è spesso raffigurata.



Santa Ifigenia era una dei figli di Eggipus e Eufenisa, reali di Nubia, un piccolo regno pagano dell’Etiopia. Poche le notizie sulla sua vita. Quelle giunte fino a noi riferiscono che quando, otto anni dopo l'Ascensione di Gesù, l'apostolo Matteo e altri discepoli si recarono ad evangelizzare la zona di Nubia, non furono ben accolti dagli abitanti. Soltanto la principessa Ifigenia comprese e fece sua l’idea di un solo Dio, rifiutando il paganesimo.

Moltiplicò i suoi sforzi per diffondere il cristianesimo
Di fronte al diffondersi del cristianesimo, i capi pagani - molto influenti nella comunità - decisero di offrire Ifigenia in sacrificio. La Santa attese questo tragico momento, consacrandosi a Dio, unico Creatore. Mentre si preparava il fuoco per il rogo, ascoltò gli incoraggiamenti di San Matteo a sentire l'amore di Dio nel proprio cuore. Quando le fiamme furono alte, Santa Ifigenia alzò la voce, invocando il nome di Gesù. Le testimonianze raccontano che un angelo venne dal cielo, strappando Ifigenia dalle mani dei nemici. Una volta salva, moltiplicò i suoi sforzi e lo zelo per la conversione al cristianesimo della gente di Nubia.

Protettrice degli incendi
La Santa trovò molte resistenze, tra cui quelle di Hirtaco. Fu colui che cercò di far sì che Matteo convincesse Ifigenia a sposarlo. Matteo rifiutò e, così, secondo alcune ricostruzioni considerate però poco attendibili, segnò qui la sua strada verso la morte per martirio. Ifigenia e suo fratello Efronio dovettero poi far fronte ad un grosso incendio provocato da Hirtaco ma, grazie all’aiuto del Signore, sopravvissero, mentre Hirtaco fuggì. Il popolo proclamò re Efronio, che governò per settant’anni in pace, e poi fu seguito da suo figlio. Quando arrivò il momento della morte per Ifigenia, la Santa ricevette i Sacramenti e attese il momento in pace e serenità. Santa Ifigenia è considerata “Liberatrice di Nubia” ed è invocata come protettrice contro gli incendi. Infatti, in quasi tutte le rappresentazioni, Ifigenia appare con in mano una casa in fiamme o una chiesa.


Fonte:
www.vaticannews.va

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Aggiunto/modificato il 2024-09-23

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