André Parsy nacque il 24 dicembre 1922 a Roubaix. Lavorò presso l’azienda tessile “Fils de L. Mulliez, Phildar” ed entrò a far parte della Jeunesse Independante Chretienne e, successivamente della Jeunesse Ouvriere Chretienne, di cui divenne responsabile nella sua parrocchia nel 1943. Il 12 marzo 1943 fu prelevato e destinato al lavoro obbligatorio presso la società Dicker und Werneburg (Halle) in Germania. La situazione che trovò fu terribile e soffrì molto per la mancanza di moralità dell’ambiente (i nazisti, infatti, per imbonirsi i lavoratori e strapparli all’azione cattolica, favorivano prostituzione e immoralità). Reagì, quindi, promuovendo gruppi di ragazzi, una biblioteca, un servizio sportivo e ricreativo, attraverso i quali riuscì a creare un ambiente capace di resistere alla propaganda nazista. La sua attività fu così apprezzata che, su richiesta del sacerdote clandestino Clement Cotte, fu nominato responsabile. Arrestato il 4 ottobre 1944 a Eisleben, fu interrogato nella prigione di Halle, dove la Gestapo lo accusò di congiura contro la Germania e lo invitò a mettersi a servizio del nazismo, rinunciando ai propri ideali, per ottenere la libertà. André rifiutò e fu internato nel campo disciplinare di Spergau e, poi, in quello di Zöschen. Morì il 26 dicembre 1944 all’ospedal russo di Trebitz.
Fonte:
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