Bernard Perrin nacque a Lione il 20 febbraio 1921. Faceva parte del movimento Scout e studiava presso l’Istituto di Chimica Industriale dell’Università Cattolica di Lione. Il 17 agosto 1942, durante un ritiro, annunciò di sentirsi chiamato alla vita sacerdotale. Non poté seguire la vocazione, perché il 9 giugno 1943 fu assegnato al lavoro obbligatorio presso l’impianto di gomma sintetica di Buna-Werke a Schkopau ur Merseburg, nel laboratorio di ricerca. Nell’ottobre del 1943, con la riorganizzazione del campo dei lavoratori francesi dopo gli ultimi arrivi, divenne responsabile del servizio di mutuo soccorso, che prevedeva l’assistenza, anche finanziaria, agli ammalati e ai lavoratori con famiglia. Partecipava, inoltre, alle messe clandestine, e dirigeva gli incontri segreti di studio spirituale e mutuo soccorso, in cui si discorreva della situazione dei lavoratori francesi e si sosteneva la lotta spirituale contro il nazismo. Dopo aver evitato per due volte l’arresto (la Gestapo, infatti, aveva erroneamente arrestato per ben due volte altri due ragazzi con il cognome Perrin), fu, infine preso il 18 dicembre 1944, ed etichettato come uno dei più pericolosi attivisti francesi per la sua opera di mutuo soccorso. Fu sottoposto a ripetuti interrogatori nel carcere di Halle, e il 18 gennaio 1945 internato nel campo di concentramento di Mauthausen con il numero 116174. Non cedette alle lusinghe dei suoi carcerieri, che volevano portarlo dalla parte del Führer. Morì il 22 aprile 1945, dopo aver chiesto a un amico: “Portami al sole, mettimi di fronte alla Francia”.
Fonte:
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