Henri Marrannes nacque a Ferrieres-la-Verrerie il 27 giugno 1923 e, dopo aver conseguito il diploma nel 1936, svolse l’apprendistato come meccanico di macchina da scrivere presso la Scuola Professionale di Parigi. Nel 1939 entrò nell’officina di riparazione di macchine da scrivere alla Compagnie Real.
Già dal 1936 era attivo nella JOC, partecipando alla preparazione del congresso del 1937 e divenendo responsabile della sua sezione nel 1939 e federal jocista nel 1940. Nello stesso anno creò un servizio di mutuo soccorso e solidarietà per le famiglie più povere.
Il 6 novembre 1942 si offrì per il lavoro in Germania, al posto di un compagno che era sposato e padre di due figli, e fu inviato a Gera, dove subito si prodigò per fondare l’azione cattolica, riunendo scout, JOC e JAC in incontri comuni. Si prese cura, inoltre, della corrispondenza con la Francia, per l’invio di pacchi e per i contatti con molti attivisti cattolici. Nelle oltre 240 lettere scritte ai compagni, li esorta a studiare per combattere l’immoralità nei campi di lavoro e l’ignoranza della messa.
Nel 1943 conobbe l’abbé Rabourdin, un sacerdote prigioniero, a cui chiede di diventare Travailleur civil per poter assistere i giovani nei sacramenti, dato che al clero tedesco era vietato farlo.
Il 19 aprile 1944 fu arrestato e portato a Gotha, fu interrogato e accusato di “azione cattolica con i compagni francesi, durante il servizio di lavoro obbligatorio”.
Il 12 ottobre fu portato nel campo di Flossenbürg con il numero 28902, e il 17 fu assegnato allo Zwickau Kommando, dove fu ucciso il 4 aprile 1945.
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Fonte:
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