Konishi Agostino Yukinaga Martire

Festa: Testimoni

† Kyoto, Giappone, 6 novembre 1600

Il 6 novembre 1600 veniva decapitato a Kyoto, in Giappone, Konishi Agostino Yukinaga, militare e signore feudale cattolico. Figura del periodo noto come "Sengoku Jidai", il Periodo degli Stati Combattenti, Yukinaga si fece battezzare prendendo il nome di Agostino. Fu acerrimo rivale di Kato Kyomasa, membro delle leggendarie Sette Lance; la loro rivalità era sopratutto data dal fatto che Yukinaga fosse un fervente cattolico e Kyomasa un buddhista intransigente (arrivò a uccidere donne cattoliche incinte). A seguito della battaglia di Sekigahara, combattuta per l'egemonia del Giappone, Yukinaga fu gravemente ferito. Catturato dai vincitori della battaglia, che pose fine anche alla guerra civile nel Sol Levante, si rifiutò per la sua Fede di compiere il Seppuku, il tradizionale suicidio rituale assistito riservato ai Samurai e  Daimyō sconfitti. Per questo suo rifiuto, derivante appunto dalla piena adesione al Cattolicesimo, Agostino Yukinaga fu decapitato.

Yukinaga era figlio di Ryusa Konishi, un facoltoso mercante o forse uno speziale di Sakai, ed entrambi i genitori, battezzati come Gioacchino e Maddalena, erano cristiani. Egli era il secondogenito della coppia e, nell'infanzia, era noto come Yakuro.

All'età di ventisei anni, nel 1581, Yukinaga ricevette il battesimo con il nome di Agostino. L'anno seguente, nel 1582, entrò al servizio della famiglia Ukita. Durante la campagna di conquista del Kyūshū nel 1587, si distinse per le sue abilità di comando, attirando l'attenzione di Hideyoshi. Dopo aver ottenuto la resa della provincia di Higo, Hideyoshi lo ricompensò con un feudo di 240.000 koku e il castello di Udo. La restante metà di Higo fu affidata a Kato Kyomasa, un fervente buddista Nichiren.

Sebbene si opponesse all'invasione giapponese della Corea, fu nominato co-comandante della spedizione insieme al suo rivale Kato Kyomasa. Ebbe un ruolo cruciale nella conquista di Seul e Pusan ​​e nella difesa di Pyongyang. Nel 1595, cercò di iniziare una trattativa di pace con l'impero cinese, intervenuto a sostegno della Corea, insieme a Ishida Mitsunari. Tuttavia, l'indifferenza di Hideyoshi portò al fallimento dei negoziati, e Yukinaga partecipò alla seconda spedizione coreana nel 1597.

Dopo la morte di Toyotomi Hideyoshi nel 1598, Yukinaga si avvicinò ulteriormente ai sostenitori dei Toyotomi. Nel 1600, con l'inizio della guerra, dichiarò apertamente la sua alleanza con Ishida Mitsunari, di cui era anche un caro amico. Partecipò alla battaglia di Sekigahara e, sconfitto, tentò di fuggire sul monte Ibuki, ma venne tradito dagli abitanti del villaggio in cui aveva cercato rifugio e consegnato alle forze di Tokugawa Ieyasu.

Condotto a Kyoto, gli venne offerta la possibilità di eseguire il seppuku, che egli rifiutò per la sua fede cristiana. Fu quindi decapitato il 6 novembre 1600, subito dopo Ishida Mitsunari, morendo in preghiera.