Padre Pietro Chiocchetta è nato a Verona il 18 novembre 1920. Visse una giovinezza normale. Nel 1944 entrò nel Noviziato dei Missionari Comboniani. L'anno seguente, viste le sue grandi capacità intellettuali, fu mandato a studiare a Roma all'Università Urbaniana. Divenne prete nel 1949 e, due mesi dopo, si laureò in Lettere e Filosofia all'Università di Padova. Nel 1954 ottenne un'altra laurea in Storia. Poco dopo il Cardinal Fumasoni Biondi lo chiamò come insegnante all'Università Urbaniana. Vi rimase più di 35 anni. Ne fu anche Rettore Magnifico per due volte (1971-1974 e 1983-1986). Nel frattempo fu anche Presidente dello Studium Combonianum e Postulatore Generale (1986-1996). E' stato Consultore del Segretariato per i non Cristiani, della Congregazione per le cause dei Santi e della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Padre Pietro Chiocchetta ha avuto una vita da studioso e da insegnante. Ecco le sue pubblicazioni principali: Teologia della storia (1953); Dizionario storico-religioso ((1966); Teologia e Storiografia della Chiesa (1970); La spiritualità tra Vaticano I e Vaticano II (1984); Daniele Comboni: carte per l'evangelizzazione dell'Africa (1988); I grandi testimoni del Vangelo (1992); Cristo, Chiesa, Missione (1992). Non si possono non citare gli scritti apparsi su Archivio Comboniano, soprattutto quelli riguardanti la vita e l'opera di san Daniele Comboni. Grazie a lui, grazie ai suoi studi da specialista della Storia della Chiesa (docente ordinario a Propaganda fin dal 1962), il cammino della causa di canonizzazione di Mons. Daniele Comboni venne rimesso in moto. C'erano stati due “Reponatur” (= mettere da parte), uno di Pio XII nel 1953 e un secondo di Giovanni XXIII nel 1959. Secondo la prassi della Santa Sede, dopo il secondo “Reponatur”, c'era solo da scrivere la parola “fine” sul cammino verso la canonizzazione di Daniele Comboni. Ma p. Chiocchetta non si diede per vinto. Grazie al suo lavoro, grazie alle conoscenze che aveva “in alto loco”, grazie anche agli studi di Confratelli collaboratori (come p. Aldo Gilli, p. Luciano Franceschini, p. Pietro Gasparotto e altri), egli riuscì a far avanzare la causa. E poi intervennero i “miracoli”. Come si sa, sia per la Beatificazione che per la Canonizzazione”, sono necessari dei miracoli che devono essere riconosciuti dalla Santa Sede. E' quello che è avvenuto. Ma padre Chiocchetta ripeteva spesso: “Le Suore Missionarie Comboniane hanno fede. I Comboniani molto meno”. Intendeva la fede nell'intercessione di Daniele Comboni. Effettivamente sia in Brasile, che a Khartoum (Sudan) i miracoli sono avvenuti, perché delle Suore hanno pregato e fatto pregare. E le grazie (cioè i miracoli) sono arrivate. Maria José Oliveira Paizão, una bambina di 10 anni del Brasile, era gravemente malata. E' stata guarita miracolosamente, il 25 ottobre del 1970. Ciò ha permesso la Beatificazione di Daniele Comboni, avvenuta il 17 marzo 1996. Per la Canonizzazione, il miracolo è avvenuto a Khartoum su una signora musulmana, Lubna Abdel Aziz di 38 anni. Era già madre di quattro bambini; ne aspettava un quinto. Ma la situazione era gravissima. Però grazie all'intercessione di Daniele Comboni, che Lubna con sua madre e con suor Bianca Benatelli ha invocato con fede, il pericolo di morte è stato scongiurato e il quinto bambino è nato e sopravvissuto in buona salute. Eravamo il 18 novembre del 1997. La canonizzazione di san Daniele Comboni è avvenuta il 5 ottobre del 2003, ad opera di Papa Giovanni Paolo II. Credo che la Beatificazione e la Canonizzazione del Fondatore dei Missionari Comboniani sia stata l'opera più difficile e più importante compiuta da padre Pietro Chiocchetta. Lo ha riconosciuto anche p. Arnaldo Britussio, suo successore come Postulatore Generale. Ricordando alcune sue lettere, così si espresse: “Le parole che mi ha inviato le custodisco gelosamente, perché sono la testimonianza più lucida di chi ha colto in pieno la rilevanza e l'impatto ecclesiale della figura del Fondatore; sono l'espressione del suo smisurato e quotidiano amore per il Comboni e la sua opera”. Come prova di tutto ciò possiamo citare il libro “Tra il Benaco e il Nilo”, pubblicato da p. Chioccchetta nel 2000. Così ha scritto al teologo Bruno Forte (sarà scelto Vescovo di Chieti-Vasto nel 2004) per chiedere la presentazione del suo libro. “Mi permetto di chiederle – ha scritto, - se avrà la condiscendenza, la presentazione del mio libro testamentario. Tra il Benaco e il Nilo si svolge l'intera vicenda umana e spirituale del Comboni, con un intermezzo, l'illuminazione in san Pietro (= 14 settembre 1864). E' qui quel 'frammento' che ricapitola un passato e riesce principio ermeneutico di una storia nella sua coerente unità e semplicità. Tale frammento ha deciso, una volta compreso, l'intera articolazione del mio lavoro... Ho scritto (i miei libri) per me nella memoria del Fondatore, ma pensando ai Confratelli e Consorelle che nel fervore e turbinio dell'aggiornamento e del farsi internazionale della Congregazione, hanno bisogno di un punto fermo di ispirazione e di confronto”. Arrivato a un'età avanzata e stabilitosi a Verona in riposo, ha voluto scrivere un pensiero, tratto dagli insegnamenti di padre Pedro Arrupe, preposito generale dei Gesuiti, proprio alla vigilia del suo 93° compleanno: “Adesso più che in passato, mi trovo nelle mani di Dio. E' ciò che ho sempre voluto fin dalla mia giovinezza. Ma ora c'è qualcosa di completamente diverso: l'iniziativa è tutta e soltanto di Dio!”. Padre Pietro Chiocchetta ha fatto sue queste parole. Mi ricordano anche un incontro personale che ho avuto con lui, presentandogli il testo della mia biografia del Comboni, scritta in francese, nel luglio del 2011. “Nella mia vita – mi disse seriamente – ho avuto molti incarichi e molti onori. Solo una cosa resta: Gesù. Tutto il resto è nulla!”. Ricordiamolo così, padre Pietro Chiocchetta: un grande Missionario Comboniano, un grande Teologo della Missione, ma soprattutto un vero discepolo di san Daniele Comboni e del Signore Gesù. P. Chiocchetta si è spento a Verona il 24 agosto del 2014.
Autore: Tonino Falaguasta Nyabenda
Fonte:
|
|
Missionari Comboniani Veronesi
|
|