L'odio anticristiano manifestato negli anni trenta in Spagna non ha equivalenti nelle moderne società occidentali. Gli eventi di quei terribili anni nella penisola iberica dimostrano chiaramente l'odium fidei come motivo di persecuzione antiecclesiastica, senza altra motivazione. La morte di questo Beato fa parte del clima altamente avvelenato. Joan Grau è nata a Coll de Nargó, provincia di Lérida, Spagna, il 14 aprile 1895. Entrato nel monastero di Montserrat quando aveva 15 anni. Ha ricevuto l'abitudine, ha professato temporaneamente presso i benedettini di Montserrat nel 1914 e ha professato solennemente il 21 ottobre 1917. Fu ordinato presbitero nel 1920 e poco dopo fu inviato in Palestina. Non temeva la santità che la vocazione benedettina lo chiamava ogni giorno attraverso la preghiera, il lavoro e il sacrificio Ha fatto il servizio militare vivendo in Palestina. Nel 1922 fu nominato prefetto degli scolaretti e priore dell'abate Marcet dal 1928, dovendo guidare lui stesso il monastero in assenza dell'Abate, che era in America e in Terra Santa, contribuì alla sua rinascita spirituale. Qui la vita del Beato è stata segnata da eventi attraverso i quali ha completato un cammino di fede accompagnato da speranza cristiana. La sua missione è stata caratterizzata da un'intensa attività missionaria che ha dato molti frutti. Con grande saggezza e molta conoscenza in diversi settori, ha svolto molti lavori di carattere teologico. Tra le altre opere intellettuali, ha tradotto in catalano l'opera del beato Columba Marmion "Gesù Cristo, ideale del monaco". Ha anche presieduto l'organizzazione delle feste di pensionamento del 1931. Quando scoppia la persecuzione religiosa, si rifugiò a Barcellona, in varie case. La sua grande preoccupazione era prendersi cura del bene dei suoi monaci. Il 5 gennaio 1937, quando si procurava un passaporto, fu arrestato in mezzo alla strada e portato via. Non si è più sentito parlare di lui. Ha ricevuto il martirio il 5 gennaio 1937, probabilmente a Barcellona, l'accettazione della morte è sufficientemente accreditata come espressione di fedeltà a Cristo fino ai momenti precedenti la morte. Papa Francesco lo ha beatificato come il 13 ottobre 2013.
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