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> Home > Sezione Servi di Dio > Servo di Dio Michelangelo da Cingoli (Cesare Serafini) Condividi su Facebook

Servo di Dio Michelangelo da Cingoli (Cesare Serafini) Sacerdote cappuccino

Festa: .

Cingoli, Macerata, 30 ottobre 1908 - Aracaju, Brasile, 9 gennaio 2013


Padre Egidio Picucci nella biografia di fra Miquel da Cingoli (Padre Michelangelo Serafini. Magnifico dono di Dio, 2020) scriveva che “I santi ci mostrano che c'è una vita da perdere per trovarla, che bisogna non amarsi per amare, lasciarsi spaccare il guscio dell'io per aprirsi a un'esistenza fiorita e fruttuosa. Narrare la vita di un uomo come fra Michelangelo da Cingoli, che vissuto il Vangelo fino in fondo, al punto da essere acclamato santo dalla voce del popolo di Aracaju, significa contemplare il lento processo di trasformazione dal seme al frutto, il dinamismo che attraverso le vicende dell'esistenza e il fermento interiore dell'anima conduce una vita dal ripiegamento sterile al dono fecondo di sé. Morire non è facile, per farlo ci vuole tutto il coraggio di vivere”.
Alla presenza dell’Arcivescovo di Aracaju, mons. dom Josafá Menezes e con un grande concorso di fedeli, il 26 novembre 2024, presso il santuario di San Giuda Taddeo, si è celebrata la Sessione di Apertura dell’Inchiesta diocesana per la beatificazione e canonizzazione di Fra Michelangelo da Cingoli (Cesare Serafini), apostolo di Aracaju e da tutti chiamato semplicemente frei Miguel, morto il 9 gennaio 2013.
Frei Miguel nacque il 30 ottobre 1908, nella piccola frazione di Villa Torre, comune di Cingoli (MC). Fu battezzato lo stesso giorno della nascita con il nome di Cesare. Il 13 ottobre 1916 entrava nel Seminario dei Cappuccini di Corinaldo della Provincia delle Marche. Il 17 settembre 1925 iniziava il noviziato a Camerino ed il 4 ottobre 1926 emetteva la prima professione. Il 1° novembre 1929 professava solennemente a Civitanova mentre il 29 luglio 1934 riceveva il sacramento dell’Ordine ad Ascoli Piceno.
Il 28 ottobre 1935 Fra Miguel arrivava a Rio de Janeiro per poi raggiungere lo Stato di Bahia, impegnandosi nell’evangelizzazione. Da Esplanada passava poi a Jaguaquara e Vitória da Conquista.
Nel giugno del 1961 frei Miguel arrivava ad Aracaju dove rimase fino alla fine della sua vita, continuando il suo servizio di evangelizzazione e costruzione di nuove chiese. La sua giornata era scandita dalla messa, celebrata alle ore sei del mattino, alla quale seguiva la sua attività di carità e di visita ai poveri, agli ammalati e a chi aveva bisogno di consolazione e di aiuto. Il suo girare per la città, sempre a piedi, divenne un’icona stessa della sua persona.
Nel pomeriggio, e fino alla sera, lo si poteva trovare nella chiesa dei cappuccini, pronto ad ascoltare le confessioni. Monsignor Carvalho, poi direttore del Collegio arcivescovile di Aracaju, lo aveva scelto come suo confessore paragonandolo al Curato d’Ars.
La sua frugalità divenne proverbiale così come le sue mortificazioni, sempre equilibrate e mai ostentate, lo pongono oggi come un vero modello di dedizione a Gesù Cristo e di servizio al Vangelo.
Il 9 gennaio 2013 all’età di 104 anni, moriva il “santo di Aracaju” così come le gente semplice lo indicava. Quei semplici che lo avevano visto, amato e riconosciuto come un uomo di Dio.


Fonte:
www.ofmcap.org

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Aggiunto/modificato il 2025-01-09

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