VIII secolo a.C.
Figlio e successore di Ioatam, re di Giuda (forse 735-715 a. C.); per tener testa alla coalizione promossa contro Giuda da Razin di Damasco e Facea di Israele (734 a. C.) ricorse all'aiuto del re assiro Tiglatpileser III nonostante i severi ammonimenti del profeta Isaia. L'intervento assiro portò alla conquista di Damasco e di Samaria, ma ridusse lo stesso regno di Giuda a tributario dell'Assiria. Nell'ambito di tale soggezione politica s'inseriscono alcune modifiche cultuali sincretiche apportate da Acaz al Tempio di Gerusalemme in deroga al tradizionale aniconismo israelitico.
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Figlio e successore di Joatam re di Giuda. Secondo IV (II) Re, XVI, 2, egli sarebbe salito al trono all'età di vent'anni, e ne avrebbe regnati sedici; ma il confronto con altri dati cronologici offerti dalla Bibbia stessa mostra che la prima almeno di queste cifre è alterata dagli amanuensi; quindi i moderni studiosi fissano la durata del suo regno fra gli anni 735-715 a. C., ovvero 748-727, con molte variazioni contro questi due estremi. Contro Acaz formarono un'alleanza Razin re di Siria e Facee re d'Israele, per togliergli il regno e darlo ad uno sconosciuto figlio di Tabeel (Isaia, VII, 6), e assediarono Gerusalemme. Ma Acaz chiamò in aiuto il re assiro Tiglat-pileser, il quale effettivamente venne a salvarlo, sbaragliando i due re alleati; tuttavia anche ad Acaz questo intervento assiro fu di danno, sia per l'enorme tributo che dovette pagare al liberatore, sia perché segnò il reale vassallaggio del regno di Giuda all'Assiria (IV [II] Re, XVI, 5 segg.). Nelle iscrizioni assire Acaz è numerato fra i tributarî di Tiglat-pileser. In Isaia, VII, è narrato come questo profeta si presentò ad Acaz durante l'assedio di Gerusalemme per assicurargli che non gli sarebbe occorsa in quell'occasione alcuna sventura, e a dimostrare l'esattezza della sua predizione gli avrebbe addotto come prova il segno dell'Emmanuele; ma per predirgli anche la sua futura sudditanza verso l'Assiria.
Autore: Giuseppe Ricciotti
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