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La Parrilla, Spagna, 1543 - Nagasaki, Giappone, 5 febbraio 1597
Nato da nobili genitori e dotato del dono delle lingue e dei miracoli, operò in Giappone più conversioni degli altri suoi compagni, anch'essi Frati Minori. Papa Urbano VIII lo beatificò unitamente al gruppo dei protomartiri giapponesi il 14 settembre 1627 e il pontefice Beato Pio IX infine li canonizzò l'8 giugno 1862.
Martirologio Romano: Memoria dei santi Paolo Miki e compagni, martiri, a Nagasaki in Giappone. Con l’aggravarsi della persecuzione contro i cristiani, otto tra sacerdoti e religiosi della Compagnia di Gesù e dell’Ordine dei Frati Minori, missionari europei o nati in Giappone, e diciassette laici, arrestati, subirono gravi ingiurie e furono condannati a morte. Tutti insieme, anche i ragazzi, furono messi in croce in quanto cristiani, lieti che fosse stato loro concesso di morire allo stesso modo di Cristo. (5 febbraio: A Nagasaki in Giappone, passione dei santi Paolo Miki e venticinque compagni, martiri, la cui memoria si celebra domani). [I loro nomi sono: santi Giovanni da Goto Soan, Giacomo Kisai, religiosi della Compagnia di Gesù; Pietro Battista Blázquez, Martino dell’Ascensione Aguirre, Francesco Blanco, sacerdoti dell’Ordine dei Frati Minori; Filippo di Gesù de Las Casas, Gonsalvo García, Francesco di San Michele de la Parilla, religiosi dello stesso Ordine; Leone Karasuma, Pietro Sukejiro, Cosma Takeja, Paolo Ibaraki, Tommaso Dangi, Paolo Suzuki, catechisti; Ludovico Ibaraki, Antonio, Michele Kozaki e Tommaso, suo figlio, Bonaventura, Gabriele, Giovanni Kinuya, Mattia, Francesco de Meako, Gioacchino Sakakibara, Francesco Adaucto, neofiti.]
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