Nel Nuovo Testamento il termine "arcangelo" è attribuito a Michele. Solo in seguito venne esteso a Gabriele e Raffaele, gli unici tre arcangeli riconosciuti dalla Chiesa, il cui nome è documentato nella Bibbia. San Raffaele, "Dio guarisce", è nominato ampliamente nel libro di Tobia ed in molti apocrifi ed è invocato come guaritore.
Patronato: Ciechi
Etimologia: Raffaele (come Raffaella e Raffaello) = Dio guarisce, dall'ebraico
Martirologio Romano: Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli. Nel giorno della dedicazione della basilica intitolata a San Michele anticamente edificata a Roma al sesto miglio della via Salaria, si celebrano insieme i tre arcangeli, di cui la Sacra Scrittura rivela le particolari missioni: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente.
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Per gli adolescenti ed i giovani che vanno fuori di casa per la prima volta c’è un patrono d’eccezione, l’arcangelo San Raffaele.
II motivo di tale patronato è presto detto. Egli è quello spirito creato da Dio che compare nel libro di Tobia, il libro della Bibbia che, per la verità, inizia con I’attribuzione a Tobith, suo padre. Trattasi di un racconto edificante, variamente datato fra il periodo persiano e l’epoca delle rivolte maccabaiche. Le vicende del padre, improvvisamente cieco, e del figlio, esiliati dal regno di Israele a Ninive nel VIII secolo a.C., al tempo cioè della deportazione assira, sono intrecciate intorno al “puro” e all’“impuro” e più in generale intorno all’obbedienza alla Legge.
Nucleo centrale del libro è il viaggio intrapreso da Tobia per recuperare, in terra lontana, un credito del padre divenuto indigente,con il “sicuro” accompagnamento di un personaggio che si rivelerà essere alla fine l’arcangelo Raffaele. Una volta giunti sulle rive del Tigri, Tobia veniva invitato a pescare nel fiume con le mani un pericoloso pesce in parte per alimentarsi ma, soprattutto, per conservarne il cuore, il fegato ed il fiele. Nel complicato e avventuroso viaggio essi diventeranno elementi di clamorose guarigioni. Con i profumi dei due organi posti sopra un braciere, Sarra, posseduta dal demonio che le aveva fatto morire i primi sette mariti, ne verrà liberata e diventerà,senza più pericolo, moglie di Tobia. Più avanti, con il fiele applicato sugli occhi del padre, il giovane riuscirà a guarirlo dalla cecità.
Col credito recuperato si trattava, a conclusione del racconto, di ricompensare il generoso accompagnatore. Raffaele però, svelatosi come colui che “presenta il ricordo delle preghiere davanti alla Gloria del Signore” (12,12), rifiutava ogni offerta e, invitando a ringraziare Iddio, saliva in alto. Nel Medioevo gli adolescenti ed i giovani che lasciavano la casa per la prima volta si ponevano sotto la protezione di San Raffaele e portavano con loro una tavoletta che li raffigurava nei panni di Tobia accompagnato dall’arcangelo. Dal racconto biblico si comprende anche come Raffaele sia invocato contro molte malattie dell’anima e del corpo. Negli ultimi tempi la sua festività liturgica è stata portata dal 24 ottobre al 29 settembre, insieme a quella di Michele e di Gabriele. Ancora oggi i farmacisti lo ricordano ogni anno come loro principale patrono.
Autore: Mario Benatti
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Aggiunto/modificato il 2011-07-19