† 630
Nato in Irlanda nel VII secolo, fu discepolo di san Colombano e visse nel monastero di Bobbio, in Emilia-Romagna. Fu un sacerdote e monaco esemplare, dedito alla preghiera, alla penitenza e alla carità verso i poveri. Morì in odore di santità nel 630.
Martirologio Romano: Nel monastero di Bobbio in Emilia, san Bladolfo, sacerdote e monaco, discepolo di san Colombano.
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In alcuni martirologi Blidulfo (Bladulfo) si trova ricordato il 2 gennaio; a Bobbio, invece, dove riposano le sue reliquie, è festeggiato, insieme con altri santi monaci, il 16 marzo. Fu discepolo di san Colombano e visse a Bobbio sotto l'abate Attala. Nella Vita Golumbani, appunto, si narra che Ariovaldo, re dei Longobardi, incontrato per strada Blidulfo a Pavia, disse schernendolo: «Ecco uno dei monaci di Colombano che ci ricusano il saluto». Allora Blidulfo rispose che lo avrebbe salutato volentieri se avesse professato la vera fede e subito, li stesso, gli espose il dogma trinitario. L'ariano, umiliato e furioso, appostò nella notte due sgherri ordinando loro di finire il monaco a bastonate. Blidulfo, aggredito, fu lasciato a terra insanguinato dai sicari convinti di averlo ucciso; ma, soccorso e rialzato, disse di non aver mai dormito un sonno cosí dolce. Il prodigio conciliò il favore popolare verso i monaci di Bobbio e ravvivò in tutti la fede ortodossa. Lo stesso Ariovaldo, confuso, mandò a chiedere perdono a Blidulfo e dopo la sua ascesa al trono, pur restando ariano, non solo non molestò più i monaci, ma li appoggiò nella contesa col vescovo di Tortona (v. Bertolfo). Blidulfo mori nel 630 e fu onorato come santo; nel 1482 fu fatta la traslazione delle sue reliquie.
Autore: Costantino Poggi
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