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San Gerlaco di Valkenburg Eremita
Festa:
5 gennaio
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XII secolo
Nato a Valkenburg nei Paesi Bassi nel XII secolo, visse una vita travagliata, dapprima come soldato, poi come eremita. Dopo la morte della giovane moglie, si convertì e intraprese un pellegrinaggio a Roma e a Gerusalemme, dove si dedicò ai poveri e agli ammalati. Rientrato in patria, si ritirò in una quercia e visse in povertà e penitenza, dedicandosi alla preghiera e alla carità. Morì nel 1165 o 1166, dopo essere stato visitato da san Gervasio, e fu sepolto in una tomba semplice. La sua fama di santità si diffuse rapidamente e ancora oggi è venerato come protettore degli animali domestici.
Martirologio Romano: Vicino a Valkenburg nella regione del Limburg, nell’odierna Olanda, san Gerláco, eremita, rinomato per l’assistenza ai poveri.
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Nato a Valkenburg, presso Maastricht, nei Paesi Bassi, si iscrisse alla milizia e condusse vita mondana. La morte della giovane moglie ne determinò la conversione, sugellata da un pellegrinaggio a Roma e a Gerusalemme, dove si fermò sette anni, servendo i poveri e gli ammalati negli ospizi e nei nosocomi.
Fatto ritorno al paese nativo, visse da eremita dentro il cavo di un’antica quercia, vestito con l’abito di s. Norberto. Ogni settimana si recava a Maastricht a venerare le reliquie di s. Gervasio e ogni sabato ad Aquisgrana (Aachen) a venerare la Beata Vergine. Si dice che verso la fine della vita avesse relazioni epistolari con s. Ildegarda a Bingen.
Morì il 5 gennaio del 1165 o 1166, dopo che gli era apparso s. Gervasio, e fu sepolto in una tomba assai semplice. Più tardi gli fu eretta una nobile arca ad Houthem-St.-Gerlac, presso Maastricht. Anche ai nostri giorni s. Gerlaco è venerato in molte parrocchie come speciale protettore nelle malattie degli animali domestici.
Il suo Ufficio nell’Ordine Premostratense si celebrava, in passato, il lunedì dopo l’ottava dell’Ascensione. Nel 1961 la festa è stata tolta dal calendario. Essa era celebrata anche nelle diocesi di Roermond’s Hertogenbosch e Liegi. La sua Vita fu composta, sembra, verso il 1222-28 da un premostratense che dimorava nell’asceterio delle monache dello stesso Ordine in Houthems-St-Gerlac. Il testo antico non è noto, ma ne fu pubblicato uno nel 1600 da E. Choye a Maastricht che poi, omesso il proemio, fu riassunto dal Bollando in Acta SS. Ianuarii. Non si può dire fino a che punto esso concordi con l’originale.
Non si vede come si possa, in base ai documenti, sostenere che Gerlaco appartenne ai Premostratensi poiché il solo abito esterno simile a quello che portavano in antico quei religiosi non è sufficiente per provare che egli fece parte dell’Ordine. Quindi a ragione è stato tolto dal calendario.
Autore: Giovanni Battista Valvekens
Fonte:
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