Beato Antonio Fatati Vescovo

Festa: 9 gennaio

† 1484

Figlio di una nobile famiglia teramana, Antonio studia a Bologna per diventare sacerdote. Tornato a casa, svolgerà diversi incarichi fino a essere nominato vescovo di Ancona nel 1463. È un pastore prudente, generoso con i poveri e severo con se stesso. Viene beatificato nel 1765.

Martirologio Romano: Ad Ancona, beato Antonio Fatati, vescovo, che si mostrò prudente e equanime in tutte le missioni affidategli dai Romani Pontefici, austero con se stesso e generoso con i poveri.

Il Beato Antonio Fatati nacque ad Ancona nel XIV secolo, da una nobile famiglia. Studiò a Bologna e, dopo l'ordinazione sacerdotale, fu canonico e vicario del capitolo vaticano di San Pietro. Fu poi cappellano maggiore e chierico della Camera apostolica, tesoriere generale della Marca e governatore e vicario generale di quella provincia.
Nel 1450 fu eletto vescovo di Teramo e, nel 1463, di Ancona. Nella sua lunga e proficua attività pastorale, il Beato Antonio si distinse per la sua prudenza, equanimità, austerità e generosità.
Fu un pastore attento alle necessità del suo popolo, che guidò con saggezza e fermezza. Si adoperò per la promozione della carità e della giustizia sociale, e per la difesa della fede cattolica.
Fu anche un uomo di grande cultura e di profonda spiritualità. Si dedicò alla preghiera e alla meditazione, e fu un esempio di vita cristiana per tutti coloro che lo conoscevano.
Il Beato Antonio morì ad Ancona il 9 gennaio 1484. Fu beatificato nel 1795 da Papa Pio VI.

Autore: Franco Dieghi