San Malardo di Chartres Vescovo

Festa: 15 gennaio

VII sec.

Vescovo di Chartres tra il 644 e il 653, fu un pio e devoto pastore che si adoperò per la diffusione del cristianesimo e la cura dei poveri e dei bisognosi. Partecipò al concilio di Chalon-sur-Saône nel 650 e fu inumato nell'abbazia di St-Martin-au-Val, nei sobborghi della città. Il suo culto fu riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa cattolica nel XVIII secolo, ma vi sono tracce più antiche del suo venerato, come la sua menzione nelle litanie cantate dai canonici del capitolo quando si recavano in processione all'abbazia.

Martirologio Romano: A Chartres nel territorio della Neustria, in Francia, san Malardo, vescovo.

Malardo, vescovo di Chartres tra il 644 e il 653, fu una figura di spicco nella Chiesa dell'epoca.
La sua prima attestazione si trova in un documento del 638, in cui viene citato come testimone di un atto di donazione.
Nel 650, Malardo partecipò al concilio di Chalon-sur-Saône, un'importante assemblea ecclesiastica che si occupò di questioni dottrinali e disciplinari.
Durante il suo episcopato, Malardo si dedicò alla diffusione del cristianesimo e alla cura dei poveri e dei bisognosi.
In particolare, costruì o restaurò diverse chiese e monasteri nella diocesi di Chartres, tra cui la chiesa di Saint-Martin-au-Val, dove fu sepolto.
Favorì l'insediamento di comunità monastiche, come quella dei Benedettini a Rebais. Promosse l'istruzione, fondando una scuola presso la cattedrale di Chartres.
Si adoperò per la cura dei poveri e dei bisognosi, fondando un ospizio e un'opera di assistenza.
Malardo fu un pastore pio e devoto, che si impegnò a rendere la Chiesa cattolica un faro di luce e di speranza per il suo popolo.
La sua fama di santità si diffuse rapidamente, e già nel XVIII secolo il suo culto fu riconosciuto immediatamente.

Autore: Franco Dieghi