Santi Speusippo, Elasippo, Melesippo e Leonilla Martiri

Festa: 17 gennaio

Speusippo, Elasippo e Melesippo erano tre fratelli gemelli, mentre Leonilla era la loro nonna (o zia). Furono martirizzati in Cappadocia nel II secolo, probabilmente sotto il regno di Marco Aurelio. Secondo una passio apocrifa, i quattro erano una famiglia cristiana molto unita. Furono arrestati dalle autorità romane e decapitati. I loro corpi furono gettati in una fossa comune, ma furono ritrovati da alcuni cristiani.

Martirologio Romano: In Cappadocia, nell’odierna Turchia, santi martiri Speusippo, Elasippo, Melasippo, fratelli, e la loro nonna Leonilla.

Speusippo, Elasippo e Melesippo erano tre fratelli gemelli, mentre Leonilla era la loro nonna (o zia, in alcune versioni). Essi vennero martirizzati in Cappadocia, probabilmente sotto il regno di Marco Aurelio, quindi nel II secolo.
La storia della loro vita e del loro martirio è tramandata da una passio apocrifa, risalente al VI secolo. Secondo questo racconto, i quattro erano una famiglia cristiana molto unita. Speusippo, Elasippo e Melesippo erano giovani e pieni di entusiasmo per la fede cristiana. Leonilla, invece, era una donna anziana e savia, che aveva trasmesso ai suoi nipoti l'amore per Cristo.
Un giorno, i quattro furono arrestati dalle autorità romane, che li accusarono di essere cristiani. Furono condotti davanti al governatore, che tentò di convincerli ad abiurare la loro fede. Ma i quattro rifiutarono con fermezza, affermando che non avrebbero mai rinnegato Cristo.
Il governatore, allora, ordinò che fossero torturati. I quattro furono sottoposti a terribili tormenti, ma non cedettero mai. Continuarono a professare la loro fede in Cristo, fino alla fine.
Alla fine, i quattro furono decapitati. I loro corpi furono gettati in una fossa comune, ma furono ritrovati da alcuni cristiani, che li seppellirono in un luogo segreto.
Speusippo, Elasippo, Melesippo e Leonilla sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. La loro festa è celebrata il 17 gennaio.

Autore: Franco Dieghi