† 377
Eremita siriano vissuto nel IV secolo, fu convocato ad Antiochia dagli ortodossi per difendersi dall'accusa di aver abbracciato l'arianesimo. La sua difesa fu efficace, la sua presenza e il suo operato prodigioso incoraggiarono i fedeli antiocheni, ma egli, non amando il frastuono della città, tornò a ritirarsi nella sua grotta nei pressi dell'Eufrate, dove morì nel 377.
Martirologio Romano: Nell’Osroene, nelle terre oggi divise tra Siria e Turchia, commemorazione di san Giuliano, asceta, soprannominato Saba, cioè vecchio; benché avesse rigettato il clamore cittadino, lasciò tuttavia per qualche tempo l’amata solitudine, allo scopo di confondere ad Antiochia i seguaci dell’eresia ariana.
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La figura di San Giuliano Saba si colloca nel complesso periodo della disputa ariana sorta in Oriente. Eremita famoso per il suo grande ascetismo, gli ariani di Antiochia sostenettero che Giuliano aveva abbracciato la loro causa e nel 372 venne allora convocato dagli ortodossi per difendersi dall’accusa rivoltagli. La sua difesa si rivelò estremamente efficace, la sua presenza ed il suo prodigioso operato ebbero effetti assai incoraggianti per i fedeli antiocheni. Appena conclusasi la sua missione, non essendo amante del frastuono della città, tornò a ritirarsi nella sua grotta nei pressi dell’Eufrate, in Mesopotamia. Morì nel 377.
Autore: Fabio Arduino
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