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San Meinrado (Meginrado) di Einsiedeln Eremita e martire
Festa:
21 gennaio
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†Einsiedeln, Svizzera, 861
Nato da una famiglia di contadini in Germania, fu un monaco benedettino che abbracciò la vita eremitica. Trasferitosi in una foresta nei pressi di Zurigo, divenne presto famoso per la sua santità e l'austerità. Dopo aver attirato numerosi visitatori, si trasferì in un luogo ancora più isolato nei pressi di Einsiedeln, dove fu ucciso da due briganti convinti che nascondesse un tesoro. Le sue spoglie furono ritrovate e traslate a Reichenau, dove fu venerato come martire. Quarant'anni dopo, un sacerdote di nome Benno fondò un monastero benedettino ad Einsiedeln, che ancora oggi è uno dei più importanti centri religiosi della Svizzera.
Martirologio Romano: Tra i monti intorno al lago di Zurigo nell’odierna Svizzera, san Meinrado, sacerdote, che, dedito dapprima alla vita cenobitica, poi a quella eremitica, fu ucciso dai briganti.
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San Meinrado (o Meginrado) nacque da una famiglia di contadini a Sulichgau, nei pressi di Wurtemberg in Germania. Entrò nel monastero benedettino di Reichenau in Svizzera, ove ricevette l’ordinazione presbiterale. Divenne poi insegnante vicino al lago di Zurigo. Sognando una vita di solitudine, verso l’829 i suoi superiori acconsentirono al suo passaggio alla vita eremitica e si stabilì dunque in una vicina foresta. Divenne ben presto famoso per la santità e l’austerità che contraddistinguevano la sua vita. Cominciando ad affluire numerosi i visitatori, Meinrado preferì trasferirsi in un luogo ancora più isolato, nei pressi di Einsiedeln, ove rimase per venticinque anni sino alla morte. Due briganti, convinti che il santo eremita nascondesse un tesoro, andarono a trovarlo spacciandosi per pellegrini e ricevettero cortese accoglienza. Non trovando però alcun tesoro, lo bastonarono a morte per poi darsi alla fuga.
La leggenda vuole che i due ladri vennero inseguiti da altrettanti corvi fino a Zurigo e qui gracchiando avvertirono le autorità. Furono dunque catturati e messi al rogo. Le spoglie mortali di Meinrado furono ritrovate e traslate a Reichenau per ricevere solenne sepoltura. Nonostante non fosse propriamente morto in odio alla fede, si sviluppò nei suoi confronti un culto quale martire. Quarant’anni dopo, un sacerdote di nome Benno tornò ad occupare l’eremo che era stato di San Meinrado. Convinto poi ad accettare la sede episcopale di Metz, preferì in seguito fare ritorno ad Einsiedeln per dare vita ad un monastero benedettino ancor oggi fiorente.
Autore: Fabio Arduino
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