Lione, 778 - 22 gennaio 842
Nato da nobile famiglia nel territorio di Lione verso il 778, prestò servizio nell'esercito di Carlomagno e si sposò, ma dopo sette anni di matrimonio fondò il monastero di Ambronay e vestì l'abito benedettino. Eletto abate nel 795, divenne arcivescovo di Vienne nel 810. Accusato di aver consacrato arcivescovo di Lione il suo amico Agobardo mentre era ancora in vita il predecessore, si giustificò al concilio di Arles nel 816. Coinvolto nelle controversie politiche del suo tempo, fu deposto nel concilio di Tramoye nel 825, ma reintegrato nel 837. Fondò il monastero dei SS. Severino, Esuperio e Feliciano a Romans, dove morì il 22 gennaio 842. Le sue reliquie furono profanate dagli Ugonotti nel sec. XVI.
Martirologio Romano: Nel monastero di Romans presso il fiume Isère sulle Alpi, deposizione di san Bernardo, vescovo di Vienne: passato dall’esercito dell’imperatore Carlo Magno alla milizia di Cristo, distribuì ai poveri i beni ricevuti dal padre e costruì, ad Ambronay e a Romans, due cenobi, in cui trascorse la sua vita.
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Nato da nobile famiglia del territorio di Lione verso il 778, Bernardo prestò servizio dapprima nell'esercito di Carlomagno e si ammogliò, o piuttosto si lasciò ammogliare dai suoi parenti, poiché aveva già a vocazione religiosa. Dopo sette anni di matrimonio, alla morte del padre, e senza dubbio con il consenso della sua sposa, Bernardo fondò nel Bugey il monastero di Ambronay (Ambronianum), dove vestì l'abito benedettino. Quattro anni più tardi fu eletto abate e nell'810, alla morte di Vulferio, divenne arcivescovo di Vienne nel Delfinato. L'alta nomina, però, segnò per lui l'inizio di una serie di traversie, che misero a dura prova la sua virtù.
Fu, infatti, accusato da alcuni vescovi francesi di aver consacrato arcivescovo di Lione il suo amico Agobardo mentre era ancora in vita il suo predecessore Laidrado che si era ritirato nel monastero di San Medardo di Soissons: dovette perciò andare a giustificarsi dinanzi al concilio tenuto ad Arles nell'816. Fu pure coinvolto nelle controversie politiche del suo tempo.
Nell'815 l'imperatore Ludovico il Pio aveva diviso l'impero tra i suoi tre figli: Pipino ebbe l'Aquitania, Ludovico la Baviera e Lotario l'Italia. Ma l'imperatore si risposò ed ebbe un quarto figlio, Carlo il Calvo e per conseguenza nell'823, volle modificare la divisione fatta, provocando la rivolta dei figli di primo letto. Bernardo era sempre stato in buoni rapporti con Ludovico il Pio, ma quando Gregorio IV, recatosi in Francia per tentare di riconciliare l'imperatore e i figli, fu trattenuto nel campo di Lotario, Bernardo e il suo amico Agobardo di Lione, raggiunsero il papa e presero le parti di Lotario. A Compiègne, insieme con altri prelati francesi, essi proclamarono il decadimento di Ludovico il Pio. Lotario però fu sconfitto e suo padre ristabilito sul trono; Bernardo e Agobardo furono quindi deposti nel concilio di Tramoye. Bernardo, che seguì Lotario in Italia, fu convocato dall'imperatore a un'assemblea a Crémieux, ma non vi si recò. Nell'837, tuttavia, Bernardo e Agobardo erano nuovamente sui loro seggi episcopali e nell'838 presero parte al sinodo di Quierzy.
In questo tempo Bernardo fondò il monastero dei SS. Severino, Esuperio e Feliciano a Romans e vi finì i suoi giorni il 22 gennaio 842. Una traslazione del suo corpo ebbe luogo il 23 aprile 944. La sua festa si celebra il 23 gennaio nei Propri di Grenoble, Valenza, Lione e Belley.
Le sue reliquie furono profanate dagli Ugonotti nel sec. XVI. Gli operai lo onorano come loro patrono.
Autore: Pierre Villette
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