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† Tyburn, Londra, Inghilterra, 22 gennaio 1592
Beatificato nel 1929.
Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, beato Gugliemo Patenson, sacerdote e martire: condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per il suo sacerdozio, anche in carcere riconciliò con la Chiesa sei persone con lui detenute e infine a Tyburn sventrato coronò il suo martirio.
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Nativo della contea di Durham, il Patenson studiò nel Collegio inglese di Reims, dove fu ammesso il 1° magg. 1584, ricevendovi, poi, la sacra ordinazione il 19 sett. 1587. Tornato in patria il 17 genn. 1589, esercitò il ministero sacerdotale per qualche mese nelle contee occidentali inglesi, finché non venne arrestato a Londra la domenica 12 dic. 1591, in casa di tal Lorenzo Mompesson a Clerkenwell; aveva da poco finito di celebrare la Messa in quel giorno festivo e stava facendo colazione insieme con il sacerdote Giacomo Young, allorché irruppero i persecutori, che riuscirono tuttavia a catturare soltanto il Patenson, come narrò poi lo stesso Young in una lettera al gesuita padre Roberto Persons.
Processato quasi subito all'Old Bailey e condannato a morte per alto tradimento, fu rinchiuso nelle prigioni di Newgate, in attesa dell'esecuzione, fissata per il 22 genn. 1592. Nella cella dove era stato trasferito la notte precedente al supplizio si adoperò intensamente a condurre al pentimento delle loro colpe i sette malfattori, che come lui dovevano essere giustiziati la mattina seguente, riuscendo a riconciliarne con la Chiesa cattolica sei, i quali infatti sul patibolo vollero professare pubblicamente la loro fede, provocando con ciò peraltro il più vivo rancore dei carnefici contro il Patenson sul quale infierirono crudelmente allorché subì il martirio. Testimonianza di questa ultima opera di apostolato del Patenson trovasi in una relazione contemporanea di R. Verstegan. Beatificato da Pio XI il 15 dic. 1929, il martire Guglielmo Patenson viene commemorato il 22 gennaio.
Autore: Niccolò Del Re
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