†31 gennaio 884
Monaco irlandese del IX secolo, pellegrinò alla tomba di san Gallo e si stabilì a Viktorsberg, in Austria, dove divenne eremita e profeta. Dotato di doni divini, predisse il futuro a molte persone, tra cui i genitori del beato Iso e l'imperatore Carlo III. A sua richiesta, Carlo donò a San Gallo il Viktorsberg e altri possedimenti, affinché vi si potesse mantenere un ospizio per i pellegrini irlandesi. Eusebio visse sul monte trent'anni e morì il 31 gennaio 884.
Martirologio Romano: A Viktorsberg vicino a Rankweil nella Baviera meridionale, oggi in Austria, sant’Eusebio, che, nato in Irlanda, fu pellegrino per Cristo e, divenuto poi monaco nel cenobio di San Gallo, visse infine da eremita.
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Benché manchi una Vita antica, la sua esistenza e i dati biografici che seguono sono sicuramente testimoniati dalle fonti storiche della vecchia abbazia di San Gallo (Svizzera). Era un irlandese che nel sec. IX venne in pellegrinaggio alla tomba di s. Gallo e, forse, diventò religioso nel monastero benedettino ivi esistente. Presto si ritirò come recluso al Viktorsberg (Mons S. Victoris martyris) nel Vorarlberg (Austria). Dotato del dono della profezia, predisse il futuro a molte persone, per esempio ai genitori del b. Iso e all'imperatore Carlo III. Presso di lui si stabilirono dei pellegrini irlandesi e sembra sia stato a capo di una piccola comunità religiosa. A sua richiesta, Carlo III donò a San Gallo il Viktorsberg nell'882 e altri possedimenti nell'885, affinché vi si potesse mantenere un ospizio per i pellegrini irlandesi. Secondo il contemporaneo Ratperto, Eusebio visse su quel monte trent'anni e morì il 31 genn. 884. Che sia morto martire è soltanto una tardiva leggenda. La S. Congregazione dei Riti ne concesse il culto nel 1730 al monastero di San Gallo e alla Congregazione benedettina svizzera. Dopo la traslazione delle reliquie a San Gallo (1730 e 1786), Eusebio fu venerato fra i patroni del monastero e della diocesi.
Autore: Johannes Duft
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