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Santi Martiri del Ponto
Festa:
5 febbraio
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IV sec.
Nel IV secolo, durante la persecuzione dell'imperatore Massimiano, un gruppo di cristiani fu arrestato e torturato per aver rifiutato di abiurare la propria fede. Alcuni furono cosparsi di piombo fuso, altri torturati con canne appuntite conficcate nelle unghie. Nonostante le sofferenze, i martiri mantennero la loro fede incrollabile e morirono gridando al Signore. La loro testimonianza divenne un esempio per i cristiani di tutto il mondo e contribuì a diffondere la fede cristiana.
Martirologio Romano: Nel Ponto, commemorazione di molti santi martiri nella persecuzione dell’imperatore Massimiano, i quali, alcuni cosparsi di piombo fuso, altri torturati con canne appuntite conficcate nelle unghie e straziati da vari e ripetuti supplizi, con la loro gloriosa passione ottennero dal Signore la palma e la corona.
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Il 5 febbraio la Chiesa celebra la memoria dei Santi Martiri del Ponto, un gruppo di cristiani che furono uccisi durante la persecuzione dell'imperatore Massimiano (286-313).
Il Ponto era una regione dell'Asia Minore, corrispondente all'attuale Turchia nord-orientale. In questo periodo era una provincia dell'Impero romano, e la popolazione era prevalentemente pagana.
La persecuzione di Massimiano fu una delle più violente contro i cristiani. I martiri del Ponto furono arrestati, torturati e uccisi in vari modi. Alcuni furono cosparsi di piombo fuso, altri torturati con canne appuntite conficcate nelle unghie, altri ancora furono decapitati o lapidati.
Tra i Santi Martiri del Ponto si ricordano:
- Alessandro, un diacono di Neocesarea del Ponto, che fu decapitato;
- Athenodore, vescovo di Neocesarea del Ponto, che fu decapitato;
- Eucherio, un soldato cristiano, che fu torturato e ucciso;
- Eulogio, un giovane cristiano, che fu decapitato;
- Gregorio Taumaturgo, un vescovo cristiano, che fu risparmiato dalla persecuzione.
Autore: Franco Dieghi
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