XI sec.
Vescovo e cardinale, fu un religioso di notevole rilievo nel primo periodo della lotta per le investiture, che si distinse per la sua intransigenza nei confronti dell'imperatore Enrico IV, e per la sua attività di riforma della Chiesa. Fu monaco a Cluny, dove ricoprì la carica di gran priore, e fu poi creato cardinale vescovo di Ostia da Alessandro II. Inviato come legato in Francia, presiedette numerosi concili, tra cui il concilio di Clermont del 1095, in cui fu proclamata la prima crociata.
Etimologia: Geraldo = che domina con la lancia, dal tedesco
Emblema: Bastone pastorale
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GERALDO (GERARDO, GEROLDO, GHERARDO), vescovo di OSTIA, santo.
Personaggio di notevole rilievo nel primo periodo della lotta per le investiture, fu monaco a Cluny, dove ricoprí la carica di gran priore. Creato cardinale vescovo di Ostia da Alessandro II, nel 1072, fu inviato come legato in Francia dove presiedette numerosi concili. Nel 1074 Gregorio VII lo inviò in Germania con il card. Umberto per tentare una riconciliazione tra l'imperatore Enrico IV e i suoi sudditi e insieme per promuovere la riforma. Passato nuovamente in Francia, presiedette il concilio di Poitiers, dove fu condannato Berengario di Tours. Di ritorno dalla legazione a Milano, compiuta con Anselmo di Lucca, imprigionato da Dionigi di Piacenza, fautore di Enrico IV.
Nel gennaio 1077 era a Canossa dove fu presente all'incontro di Enrico IV con Gregorio VII e dove controfirmò il documento di sottomissione dell'imperatore. Morí il 6 dicembre dello stesso anno, probabilmente a Velletri, dove si conserva e si venera con devozione il suo corpo.
La piú antica notizia del suo culto, che fu sempre ristretto alla città di Velletri, risale al sec. XIV: Geraldo infatti è rappresentato in un dittico di quest'epoca, di autore ignoto, conservato nel Museo capitolare di Velletri, dedicato ai quattro protettori della città.
Nel 1395 il Di Meoper lasciava un legato per la costruzione della cappella in onore di Geraldo, cappella che fu costruita accanto al campanile della cattedrale di Velletri. Nel maggio del 1656 un fulmine abbatté il campanile e tra le macerie fu rinvenuto il sarcofago di Geraldo, la cui fattura piuttosto rozza lo fa risalire senz'altro al sec. XI. La cessazione della peste che infierì a Vehetri dal giugno 1656 al giugno 657 e la vittoria riportata dai veliterni contro le milizie del conte Onorato Caetani, attribuite all'intercessione di Geraldo, spinsero autorità e popolo ad edificare una nuova sontuosa cappella in onore del santo. Essa fu costruita tra il 1694 e il 1698 su disegno dell'architetto Francesco Fontana, che ne diresse i lavori, ed è la piú bella della cattedrale per architettura e ricchezza di marmi; in essa il card. Alderano Cibo trasferí il corpo di Geraldo e stabilí la celebrazione della festa al 7 dicembre. Nel 1805 il card. Enrico II, duca di York, trasferí la festa al 6 febbraio data che è rimasta tutt'oggi.
Autore: Giuseppe Centra
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