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San Vitale di Spoleto Martire
Festa:
14 febbraio
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Per questo martire notizie non ve ne sono, tranne l’iscrizione su una lapide del IV secolo posta dal vescovo di Spoleto, Spes, quando nell’ultimo ventennio di detto secolo si ritrovò il sepolcro nel villaggio Terzo della Pieve, distante 15 km da Spoleto, lo stesso vescovo gli dedicò un altare. Nel “Sacramentario Gelasiano” antico e nella stessa iscrizione della lapide, s. Vitale è accomunato nella celebrazione ai santi Valentino e Felicola, lo studioso Delahaye, interpretando la frase “Christi passio” iscritta sulla lapide dice che il martire fu crocifisso.
Etimologia: Vitale = che dà vita, atto a vivere, dal latino
Emblema: Palma
Martirologio Romano: Presso Spoleto in Umbria, san Vitale, martire, che l’osservanza della fede e l’imitazione di Cristo resero santo.
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Il 14 febbraio la Chiesa ricorda san Vitale di Spoleto, martire. Di lui non si hanno notizie certe, se non per quanto riportato in un'iscrizione del IV secolo, posta dal vescovo di Spoleto, Spes, quando nell'ultimo ventennio di detto secolo si ritrovò il sepolcro del santo nel villaggio Terzo della Pieve, distante 15 km da Spoleto.
L'iscrizione, scritta in versi latini, recita:
"Vitale, gloria di Spoleto,
che con la croce di Cristo
hai conquistato la corona del martirio,
prega per noi il Signore."
Dalla lettura dell'iscrizione si può dedurre che Vitale era un cristiano che, durante le persecuzioni contro i cristiani, subì il martirio per la sua fede. La frase "con la croce di Cristo" suggerisce che il martire fu crocifisso.
Il culto di san Vitale è attestato fin dal IV secolo. Il suo nome è menzionato nel "Sacramentario Gelasiano", un antico libro liturgico, e nell'iscrizione della lapide.
Il santo è venerato come patrono di Terzo della Pieve e della città di Spoleto.
Autore: Franco Dieghi
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