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Beato Tommaso Pormort Sacerdote e martire
Festa:
21 febbraio
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Little Limber, Inghilterra, 1560 circa - St. Paul’s Churchyard, Londra, 20 febbraio 1592
Nato a Little Limber, in Inghilterra, nel 1560 circa, fu un sacerdote cattolico che, perseguitato dalla regina Elisabetta I per la sua fede, fu arrestato e torturato nel 1591. Dopo aver rifiutato di abiurare, fu impiccato e squartato a Londra il 20 febbraio 1592. La sua beatificazione, avvenuta nel 1987, lo ha reso uno dei numerosi martiri cattolici inglesi che testimoniarono la loro fede al prezzo della vita durante il periodo della Riforma protestante.
Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Pormort, sacerdote e martire, che, crudelmente torturato in carcere sotto la regina Elisabetta I a causa del suo sacerdozio, portò poi a compimento a Saint Paul il suo martirio con l’impiccagione.
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Il beato oggetto della presente scheda agiografica appartiene alla folta schiera di martiri cattolici inglesi, uccisi al tempo dell’affermazione nell’isola della Chiesa nazionale anglicana, nata dallo strappo tra il re Enrico VIII ed il Romano Pontefice. Il ricordo di questi numerosi eroici testimoni della fede non andò perduto e parecchi di essi sono stati elevati agli onori degli altari dai papi tra l’Ottocento ed il Novecento, tra i quali il beato oggi festeggiato che fu beatificato da Giovanni Paolo II il 22 novembre 1987.
Thomas Pormort nacque verso il 1592 a Little Limber nel Lincolnshire dai genitori Gregorio ed Anna. Dopo aver frequentato il Trinity College di Cambridge, si trasferì all’estero per intraprendere gli studi ecclesiastici: il 15 gennaio 1581 venne giunse a Reims in Francia, ma dal maggio seguente fu inviato al Collegio inglese di Roma, ove ricevette l’ordinazione presbiterale sei anni dopo in Laterano.
Nel marzo 1588 lasciò il collegio e per un certo periodo servì Owen Lewis, vescovo di Cassano, nel regno di Napoli. Questi lo mandò prima a Milano e poi in Inghilterra, qui a Londra Thomas conobbe e strinse amicizia con San Robert Southwell, nonostante a Roma non avesse mai legato particolarmente con i gesuiti. Trovò rifugio nella parrocchia di San Gregorio presso il merciaio John Barwys che riuscì a riconciliare con la Chiesa. Il Pormort utilizzò per mascherare la sua identità tre diversi pseudomini: Whitgift, Meres e Price.
Nonostante tanti accorgimenti, fu comunque arrestato nel mese di luglio del 1591 in seguito alla testimonianza contro di lui da parte del sacerdote apostata William Tedder, già suo compagno di studi al Collegio inglese di Roma. Thomas riuscì ad evadere, ma fu nuovamente catturato in settembre ed imprigionato. Fu inoltre torturato nell’abitazione del famigerato Topcliffe, “cacciatore di preti”, ove era stat aallestita un’illegale camera di tortura.
L’8 febbraio 1592 Thomas Pormort venne processato insieme con John Barwys e per entrambi fu emessa la sentenza di condanna a morte. Il Barwys venne infine graziato, mentre il sacerdote venne giustiziato sul sagrato della chiesa di San Paolo il 20 febbraio.
Autore: Fabio Arduino
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