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San Felice I di Metz Vescovo
Festa:
21 febbraio
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IV sec.
Terzo vescovo di Metz, è stato inserito nella cronotassi della diocesi da un catalogo compilato intorno al 776. È preceduto da San Clemente e San Celeste e seguito da San Paziente, San Vittore I e San Vittore II. Grazie alla presenza di San Vittore I, documentato intorno al 346, è possibile ipotizzare che San Felice I abbia governato la città nel secondo o terzo decennio del IV secolo. La tradizione lo vuole pastore per quarantadue anni e sei mesi e morto il 21 febbraio in un anno imprecisato, ma queste informazioni sono prive di fondamento storico. I bollandisti, nel loro commento al Martirologio romano, confermano che le origini della sede di Metz sono molto dubbie e controverse. La tradizione vuole che nel corso dell’XI secolo le sue reliquie siano state consegnate da Tierry del Lussemburgo all’arcivescovo di Bamberga.
Etimologia: Felice = contento, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
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San Felice I, nella cronotassi dei vescovi della diocesi di Mets, è stato inserito al terzo posto. La sua posizione è stata assegnata dal più antico catalogo dei vescovi della città, compilato intorno al 776 e giunto ai nostri giorni nel cosiddetto “Sacramentario” di Drogone, vescovo di Metz tra gli anni 823 e 855.
San Felice I, è preceduto da San Clemente (280-300), protovescovo di Metz e da San Celeste. I suoi successori sono San Paziente, San Vittore I (346) e San Vittore II. E proprio grazie alla presenza di San Vittore I, documentato intorno al 346, è possibile ipotizzare che San Felice I abbia governato la città nel secondo o terzo decennio del IV secolo.
Ci sono alcune fonti della tradizione, ma queste informazioni non hanno fondamento storico, circa il fatto che San felice I sia stato il pastore della città di Metz per quarantadue anni e sei mesi e che morì il 21 febbraio in un anno imprecisato.
Che queste affermazioni siano sono solo delle ipotesi fantasiose lo confermano anche i bollandisti, che nel loro commento al Martirologio romano hanno scritto: “haec sedis Mettensis initia admodum dubia et controversa sunt”.
La tradizione vuole che nel corso dell’XI secolo le sue reliquie siano state consegnate da Tierry del Lussemburgo all’arcivescovo di Bamberga, diocesi costituita dall’Imperatore Enrico II nel 1007.
La sua festa è stata fissata il giorno 21 febbraio.
Autore: Mauro Bonato
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