Santi Martiri di Alessandria

Festa: 28 febbraio

† 260/268

Nel III secolo, durante il regno dell'imperatore Gallieno, l'Egitto fu colpito da una terribile pestilenza. La malattia si diffuse rapidamente, causando la morte di migliaia di persone. In questo contesto drammatico, un gruppo di sacerdoti, diaconi e altri fedeli di Alessandria decisero di dedicarsi all'assistenza dei malati e dei moribondi. Si recavano nelle case e nelle strade, offrendo cure mediche, conforto spirituale e sostegno morale.

Martirologio Romano: Commemorazione dei santi sacerdoti, diaconi e molti altri che ad Alessandria, al tempo dell’imperatore Gallieno, mentre imperversava una terribile pestilenza, andarono di buon grado incontro alla morte assistendo le persone colpite dal morbo: la fede devota dei pii prese a venerarli come martiri.

Il 28 febbraio la Chiesa cattolica celebra la memoria dei Santi Martiri di Alessandria, un gruppo di sacerdoti, diaconi e altri fedeli che nel III secolo, durante la persecuzione di Gallieno, morirono per aver assistito i malati durante una terribile pestilenza.
La data esatta della loro morte è sconosciuta, ma si suppone che sia avvenuta tra il 260 e il 268. Le loro vite e il loro martirio sono stati tramandati da una serie di testi agiografici, tra cui la Passio Sanctorum Martyrum Alexandrinorum, scritta da un autore anonimo nel V secolo.
Secondo questi testi, la pestilenza che colpì Alessandria in quel periodo era così virulenta che si calcola che uccise un terzo della popolazione. I Santi Martiri, che erano tutti membri della Chiesa locale, si dedicarono con compassione e amore all'assistenza dei malati, rischiando la propria vita.
Furono arrestati dalle autorità romane e condotti davanti al prefetto della città. Qui furono interrogati e torturati, ma non si piegarono alle pressioni e non rinnegarono la loro fede. Furono quindi condannati a morte e giustiziati.

Autore: Franco Dieghi