† 390/392
Governò la diocesi di Barcellona, in Spagna, difendendo la Fede. Egli affermava che il suo nome era Cristiano e Cattolico il suo cognome.
Martirologio Romano: A Barcellona nella Spagna settentrionale, san Paciano, vescovo, che, nel predicare la fede, affermava che il suo nome era cristiano e cattolico il suo cognome.
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Nato probabilmente a Barcellona agli inizi del secolo IV, ne divenne vescovo dopo Pretestato, che aveva assistito nel 342-343 al concilio di Sardica, e morì in età avanzata prima del 392. Questi gli scarsi dati sulla vita di Paciano tramandatici da san Girolamo nell’elogio a lui dedicato nel suo De viris illustribus; dalla medesima fonte sappiamo pure che fu padre di Dexter, clarus apud saeculum, che scrisse una cronaca universale dedicata a san Girolamo, il quale, però, non l’aveva vista. Paciano viene descritto come «castigatae eloquentiae et tam vita quam sermone clarus»; della sua accurata formazione umanistica e teologica fanno chiara testimonianza i suoi scritti: Tractatus de Baptismo, tre lettere ad Sempronianum, e la Paraetiesis sive exhortatorius libellus ad poenitentiam; perduto, invece, il trattato intitolato Cervus oppure Cervulus. L’attribuzione a Paciano di altri scritti, suggerita dal Morin, non è stata accettata dalla critica. Gli scritti rimastici riflettono un grande zelo pastorale ed un profondo ed ampio sapere teologico e sono fonte preziosa per lo studio della vita cristiana, della cura pastorale e della disciplina penitenziale in Spagna.
La festa al 9 marzo viene commemorata, a partire dal secolo IX, nei Martirologi di Adone e di Usuardo; alla stessa data il nome di Paciano è in diversi santorali mss. (secoli XII-XIV) della cattedrale di Barcellona, di cui è patrono, e infine nel Martirologio Romano.
Il culto ebbe un grande impulso alla fine del secolo XVI ad opera del vescovo di Barcellona Giovanni Dimas Loris (1576-1598), il quale operò una ricognizione delle reliquie di Paciano venerate fino ad oggi nella chiesa dei santi Giusto e Pastore; nel sinodo del 12 aprile 1600 la festa di Paciano fu dichiarata di precetto in tutta la diocesi. Il 29 aprile 1608 fu iniziato un processo sull’autenticità delle reliquie, che non sembra sia stato portato a termine.
Autore: Justo Fernàndez Alonso
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