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Santa Giuditta di Ringelheim Badessa
Festa:
13 marzo
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X sec.
Era sorella di s. Bernwardo di Hildesheim, morto nel 1022. L'obituario di S. Michele di Hildesheim, relativamente recente, indica come data del suo decesso il 13 marzo. La tomba fu oggetto della venerazione dei fedeli e nel 1497 ci fu un'elevazione delle reliquie; ma ogni traccia di culto scomparve con la Riforma.
Etimologia: Giuditta = zelatrice di Dio, lodata, dall'ebraico
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Nata intorno al 925 in una nobile famiglia sassone, Giuditta era sorella di San Bernardo di Hildesheim, vescovo e uomo di cultura di grande rilievo nella Germania del X secolo. Fin dalla giovane età, ella dimostrò una profonda inclinazione religiosa, scegliendo di consacrare la sua vita al servizio di Dio.Entrò a far parte del monastero di Ringelheim, situato nella Bassa Sassonia, dove si distinse per la sua devozione, la sua umiltà e il suo impegno nella cura delle consorelle. Ben presto ne divenne badessa, ruolo che ricoprì con saggezza e dedizione, guidando la comunità monastica con fermezza e compassione.La sua fama di santità si diffuse rapidamente ben oltre le mura del convento. I fedeli la veneravano per la sua pietà e le sue intercessioni miracolose. La sua memoria rimase viva anche dopo la sua morte, avvenuta il 13 marzo di un anno non precisato, ma presumibilmente intorno al 984.La tomba di Santa Giuditta divenne meta di pellegrinaggi da parte di coloro che cercavano la sua intercessione e la sua protezione. Nel 1497 le sue reliquie furono elevate, ma con l'avvento della Riforma protestante il culto di Santa Giuditta venne gradualmente soppresso.
Autore: Franco Dieghi
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