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Sant' Agapito di Ravenna Vescovo

Festa: 16 marzo

III-IV sec.

Decimo dei vescovi ravennati, il Martirologio Romano ne celebra la memoria il 16 marzo. Visse tra la fine del III sec. e la prima metà del IV, ed è senza fondamento la notizia della sua partecipazione al concilio di Roma del 340, indetto dal papa Giulio I. La breve e generica biografia del Liber Pontificalis di Agnello ravennate non fa che rifarsi a motivi suggeriti dall'etimologia del nome, ma ne ignora il giorno obituale. Fino al sec. X rimase sepolto nell'area cimiteriale adiacente alla Basilica Probi di Classe; nel 963 l'arcivescovo Pietro IV ne riesumò le reliqui e le trasferì nell'Anastasi urbana. Ma il suo culto comincia ad affermarsi solo verso il sec. XI, quando viene estesa a tutti i primi dodici vescovi ravennati la leggenda dell'elezione miracolosa attraverso la discesa di una colomba sul capo del candidato, leggenda originariamente propria solo per s. Severo Fu l'arcivescovo Filippo Fòntana (1250-1270) che soprattutto diffuse e curò il culto dei cosiddetti «Vescovi Colombini».

Etimologia: Agapito = amabile, dal greco

Emblema: Bastone pastorale

Ascolta da RadioRai:   
  

La figura di Sant'Agapito, decimo vescovo di Ravenna, si staglia sullo sfondo del IV secolo, un periodo di feconda effervescenza per la Chiesa primitiva. Le informazioni su di lui, tuttavia, sono frammentarie e spesso avvolte nella nebbia della leggenda. Ciò rende la sua storia un affascinante enigma storico, che stuzzica la curiosità degli studiosi e alimenta la devozione popolare.

Le fonti storiche

Le principali fonti che ci parlano di Sant'Agapito sono il "Martyrologium Romanum", che ne celebra la memoria il 16 marzo, e alcune brevi annotazioni in antichi calendari e cataloghi episcopali. La sua vita è stata oggetto di successive elaborazioni agiografiche, che mescolano dati storici con elementi leggendari.

Un vescovo tra il III e il IV secolo
La datazione della sua vita è incerta. La tradizione lo colloca tra la fine del III secolo e la prima metà del IV. L'unica certezza è che egli succedette a Severo come vescovo di Ravenna, guidando la diocesi in un periodo di significativa crescita e di importanti sfide.

Un'epoca di sfide e di crescita
Il IV secolo fu un periodo di grande fermento per la Chiesa. L'editto di Costantino del 313 aveva sancito la libertà di culto, aprendo la strada a una nuova era di prosperità. Tuttavia, nuove eresie e controversie teologiche minacciavano di dividere la comunità cristiana.

Il ruolo di Sant'Agapito
In questo contesto, Sant'Agapito si distinse come un pastore zelante e saggio. La sua fama di santità è legata alla sua dedizione al Vangelo, alla sua attenzione per i poveri e al suo impegno nel difendere la fede ortodossa.

La leggenda del concilio di Roma
Una leggenda narra che Sant'Agapito prese parte al concilio di Roma del 340, indetto da papa Giulio I per condannare l'arianesimo. Tuttavia, questa notizia è priva di fondamento storico. L'anacronismo è evidente: Sant'Agapito era probabilmente già morto all'epoca del concilio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-15

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