I dati biografici che lo riguardano sono scarsi, ma abbastanza sicuri. Di famiglia pagana, Alessandro ebbe un'accurata formazione culturale. Si convertì al cristianesimo dopo essere passato attraverso l'esperienza dei vari movimenti religiosi e filosofici del tempo. Fu nelle scuole di vari maestri, finché venne ad Alessandria, dove fioriva il Didaskaleion, diretto dal siculo Panteno e poi (dal 200) da Clemente Alessandrino. Scoppiata la persecuzione sotto Settimio Severo, nel 202-203, Alessandro fu imprigionato fino al 211. Immediatamente dopo fu nominato vescovo di una imprecisata città della Cappadocia, dove, sfuggendo la stessa persecuzione, fu suo ospite Clemente, a cui infatti Alessandro consegnò una lettera per la comunità di Antiochia. Nel 212 Alessandro fu coadiutore e successore di Narcisso, vescovo di Gerusalemme. Qui Alessandro, con l'intento di riprendere la tradizione del Didaskaleion, fondò una biblioteca, preziosa per Eusebio, ed una scuola.
Il santo fu un grande ammiratore dell'infaticabile e geniale laboriosità di Origene, e non esitò a sostenerlo durante le continue polemiche con i suoi superiori. Notissime, infatti, sono le iniziative del giovane Origene che, incaricato da Demetrio di Alessandria della direzione di una scuola catechetica, si riservò invece l'insegnamento delle scienze profane, soprattutto della filosofia, alla ricerca d'una più approfondita cultura religiosa. Origene, inoltre, sebbene semplice laico, predicò nelle chiese di Cesarea e di Gerusalemme; fu ordinato presbitero, pur appartenendo alla diocesi di Alessandria, da Alessandro, vescovo di Gerusalemme, e da Teoctisto di Cesarea in Palestina, provocando per sé sentenze sinodali di deposizione e di bando, e per i suoi fautori una serie di complicazioni diplomatiche e religiose.
Della produzione letteraria di Alessandro, che pure dovette essere vasta a causa delle discussioni teologiche che agitavano in quel tempo le diocesi di Oriente, restano solo gli estratti di quattro lettere, tramandati da Eusebio e da san Gerolamo.
Durante la persecuzione di Decio Alessandro soffrì con eroica pazienza carcere e torture, e morì nel 250 nella prigione di Cesarea in Palestina.
Etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco
Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Alessandro, vescovo e martire, che, venuto a Gerusalemme dalla Cappadocia, accettò la cura pastorale della Città Santa, dove fondò una preziosa biblioteca e istituì una scuola; più tardi, giunto ormai in avanzata età dopo una vita longeva, condotto a Cesarea durante la persecuzione dell’imperatore Decio, subì il martirio per la sua fede in Cristo.
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Nella ricca storia della Chiesa primitiva, la figura di Sant'Alessandro di Gerusalemme brilla con singolare fulgore. Vescovo e martire, egli si distinse non solo per la sua fede incrollabile e il suo zelo pastorale, ma anche per l'illuminata dedizione alla cultura e all'educazione. La sua vita, avvolta in un alone di fascino e mistero, ci offre uno spaccato affascinante della Gerusalemme del III secolo, crocevia di popoli e culture diverse.
Le origini e il viaggio a Gerusalemme
Le informazioni sulle prime fasi della vita di Alessandro sono frammentarie. La tradizione lo indica come originario della Cappadocia, regione dell'Anatolia rinomata per la sua ricca tradizione cristiana. Attratto dalla spiritualità della Città Santa, egli intraprese un pellegrinaggio a Gerusalemme, evento che segnò una svolta decisiva nella sua esistenza.
Il ruolo di coadiutore e la fondazione della biblioteca
Nel 212 d.C., Alessandro giunse a Gerusalemme, dove venne accolto dal vescovo Narciso, che ne riconobbe subito le doti e lo nominò suo coadiutore. In questa veste, Alessandro si distinse per la sua abnegazione e il suo impegno pastorale, dedicandosi con fervore alla cura del gregge affidatogli.
Tuttavia, il suo lascito più significativo si lega alla fondazione di una biblioteca, evento di portata rivoluzionaria per la comunità cristiana di Gerusalemme. Ispirandosi al modello della celebre biblioteca di Alessandria, Alessandro raccolse un'ampia collezione di testi sacri e profani, creando un centro di studio e di cultura di inestimabile valore.
La scuola e l'influenza di Origene
Accanto alla biblioteca, Alessandro promosse la creazione di una scuola, dove si insegnavano teologia, filosofia e letteratura. Tra i suoi allievi più illustri spicca il nome di Origene, uno dei più grandi pensatori cristiani di tutti i tempi. L'influenza di Alessandro su Origene fu determinante, contribuendo a forgiare il suo pensiero e la sua vastissima erudizione.
Il martirio e la venerazione
Nel 250 d.C., durante la persecuzione di Decio, Alessandro, ormai anziano, venne arrestato e condotto a Cesarea Marittima. Rifiutandosi di abiurare la sua fede, egli subì il martirio, suggellando con il sangue la sua dedizione a Cristo.
La sua memoria è stata venerata fin dai tempi antichi. La Chiesa cattolica lo celebra il 18 marzo, mentre la Chiesa ortodossa lo commemora il 12 febbraio.
Autore: Franco Dieghi
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Aggiunto/modificato il 2024-02-16