Nel Martirologio Romano, al 20 marzo, si commemorano i santi martiri Paolo, Cirillo, Eugenio e quattro compagni. La loro identità e il luogo del loro martirio sono avvolti nel mistero. Alcuni studiosi li associano a Giuseppe, diacono di Antiochia, ipotizzando un martirio avvenuto in Antiochia. Identificati con certezza solo Paolo e Cirillo, mentre per Eugenio e i compagni le ipotesi restano incerte.
Martirologio Romano: Ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, santi Paolo, Cirillo e altri, martiri.
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Nel Martirologio Romano, al 20 marzo, si trova la seguente commemorazione: "IAd Antiochia di Siria, oggi in Turchia, santi Paolo, Cirillo e altri, martiri". La formulazione, concisa e scarna di dettagli, cela un enigma storico che ha incuriosito studiosi e agiografi per secoli. Chi sono questi santi martiri? Dove e quando subirono il loro martirio? Quali le circostanze che li portarono alla beatificazione?
Analisi del Martirologio
La fonte primaria della commemorazione è il Martirologio di Usuardo, che riprende a sua volta il Geronimiano. In quest'ultimo, si legge: "in Syria Pauli, Cyilli, Eugenii, Serapionis, Tigrini, Claudi, Exuperi, Victorici, Valentini, Domni". La discrepanza numerica tra i "quattro" compagni menzionati nel Martirologio Romano e i "sette" del Geronimiano alimenta il mistero.
Ipotesi e ricerche
H. Delehaye, insigne studioso di agiografia, ha ipotizzato che il gruppo di martiri sia collegato a Giuseppe, diacono di Antiochia, commemorato il giorno precedente nel Martirologio. Delehaye ritiene che il martirio sia avvenuto ad Antiochia e identifica con maggiore sicurezza solo Paolo e Cirillo, aggiungendovi Domno, vescovo di Antiochia. L'identificazione di Eugenio con la martire Eugenia, venerata in giorni vicini, rimane incerta.
Questioni aperte
Le identità degli altri cinque compagni rimangono avvolte nel mistero. I loro nomi, "Serapione, Tigrino, Claudio, Esupèrio, Vittorico, Valentino e Domno", sono semplici "nuda nomina", privi di ulteriori dettagli che possano facilitare l'identificazione con altri santi venerati in diverse date.
Autore: Franco Dieghi
L'annuncio «In Siria, sanctorum martyrum Pauli, Cyrilli, Eugenii et aliorum quatuor» che si legge attualmente nel Martirologio Romano al 20 marzo, proviene, tale e quale (C. Baronio si contenta di aggiungere la precisazione martyrum) dal Martirologio di Usuardo allo stesso giorno. A sua volta Usuardo lo aveva tratto dal Geronimiano in cui si legge "in Syria Pauli, Cyilli, Eugenii, Serapionis, Tigrini, Claudi, Exuperi, Victorici, Valentini, Domni». In effetti, stando a questa fonte, Paolo, Cirillo ed Eugenio sono accompagnati da «sette» compagni. Ci sfugge la ragione (forse l’utilizzazione di un codice abbreviato) per la quale Usuardo conserva soltanto quattro compagni che, del resto, non nomina.
H. Delehaye collega questo gruppo al nome di Giuseppe, diacono di Antiochia, che viene immediatamente prima nello stesso Martirologio, localizzandolo, di conseguenza, anche ad Antiochia; conserva come più sicuri soltanto Paolo e Cirillo, aggiungendovi Domno che identifica con il vescovo di Antiochia omonimo, già nominato nel Geronimiano in testa alla commemorazione del 2 gennaio.
Quanto ad Eugenio, il bollandista propone di identificarlo con la martire Eugenia venerata in giorni vicini nello stesso Martirologio.
Serapione, invece, si ritrova l’indomani come martire di Alessandria.
Quelli degli altri cinque compagni nominati dall’elenco sono soltanto nuda nomina che sarebbe inutile cercare di identificare con omonimi venerati in altre date nei vari calendari.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
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