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Beati Tommaso Pilchard e Guglielmo Pike Martiri
Festa:
21 marzo
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† Dorchester, Inghilterra, 21 marzo 1586 e 22 dicembre 1591
Tommaso Pilchard, sacerdote inglese di profonda fede, dopo la formazione a Reims, nel 1583 tornò in patria per diffondere la fede cattolica. Arrestato e bandito, nel 1586 ritornò in Inghilterra e operò fino al nuovo arresto a Londra nel 1587. In carcere ispirò conversioni, ma fu condannato a morte per tradimento. La leggenda narra che la corda si spezzò durante l'esecuzione, ma il boia lo pugnalò a morte. Prima di spirare, Pilchard sfidò lo sceriffo con parole di fede, suggellando il suo martirio.
La vita di Guglielmo Pike, umile artigiano del Dorsetshire, si intreccia con le turbolente vicende della Riforma Inglese: la sua incrollabile fede cattolica lo conduce al martirio, elevandolo a beato della Chiesa. Nato in data ignota, Pike si converte al cattolicesimo intorno al 1586 sotto l'influenza di Thomas Pilchard, innescando una serie di eventi che lo porteranno alla morte. In un'Inghilterra di fine XVI secolo dominata dalla persecuzione anticattolica, la sua conversione rappresenta una sfida all'ordine stabilito: l'Atto di Supremazia di Enrico VIII punisce come tradimento qualsiasi legame con la Santa Sede. Arrestato e condannato a morte per aver rifiutato di abiurare la sua fede e riconoscere l'autorità della regina sulla Chiesa, Pike subisce il martirio mediante impiccagione e squartamento a Dorchester il 22 dicembre 1591.
Martirologio Romano: A Dorchester in Inghilterra, beato Tommaso Pilchard, sacerdote e martire: uomo colto e mansueto, durante il regno di Elisabetta I fu consegnato al supplizio del patibolo a motivo del suo sacerdozio. Insieme a lui si commemora anche il beato Guglielmo Pike, martire, che, falegname, in una data sconosciuta, nello stesso luogo e sotto la stessa regina fu crudelmente fatto a brandelli per essersi riconciliato con la Chiesa Romana.
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TOMMASO PILCHARD
Thomas Pilchard, o Pilcher, nacque a Battle, Sussex, nel 1557. La sua vita, seppur breve, fu segnata da una profonda fede e da un coraggio incrollabile, che lo portarono al martirio e alla beatificazione nel 1987. In questa rivisitazione del suo profilo biografico, ci avventureremo nella sua storia, esplorando le sue vicende terrene e la sua eredità di fede.
Formazione e Sacerdozio
Nel 1576, Pilchard divenne membro del Balliol College di Oxford, ottenendo il titolo di M.A. nel 1579. Tuttavia, l'anno successivo decise di rassegnare le dimissioni e intraprendere un percorso di fede più radicale. Spinto da una sincera vocazione, il 20 novembre 1581 giunse a Reims, in Francia, dove completò la sua formazione sacerdotale e venne ordinato sacerdote a Laon nel marzo 1583.
Missione in Inghilterra e Martirio
Il 4 maggio 1583, Pilchard partì per la missione inglese, animato da un ardente desiderio di diffondere la fede cattolica nella sua terra natale. Operò principalmente nella regione di Winchester, ma il suo zelo apostolico non passò inosservato: poco dopo il suo arrivo fu arrestato e bandito dal regno.
Nonostante il pericolo, Pilchard era determinato a continuare la sua missione. Il 20 gennaio 1586, con coraggio temerario, fece ritorno in Inghilterra. Lavorò per quasi un anno, ma la sua identità venne scoperta a Londra e fu nuovamente arrestato all'inizio di marzo 1587. Imprigionato nella Dorchester Gaol, egli non rinunciò mai alla sua fede, anzi, la sua devozione ispirò numerose conversioni tra i suoi stessi carcerieri.
La Leggenda della Morte
Le esecuzioni per tradimento erano rare nella contea di Dorset, creando difficoltà nel reperire un boia per la sua condanna. Alla fine, un macellaio venne convinto a svolgere il macabro compito dietro un compenso considerevole.
Secondo la tradizione agiografica, durante l'esecuzione la corda si spezzò miracolosamente, facendo cadere Pilchard in piedi sotto la forca. Costretto dagli uomini dello sceriffo, il boia assoldato lo pugnalò a morte. Prima di spirare, Pilchard si rivolse allo sceriffo con parole di sfida e di fede: "È questa la tua giustizia allora, signor sceriffo?".
GUGLIELMO PIKE
La storia di Guglielmo Pike, un umile artigiano del Dorsetshire, si intreccia con le vicende turbolente della Riforma Inglese. La sua fede incrollabile lo condusse al martirio, elevandolo a beato della Chiesa cattolica. La sua vita, seppur avvolta in un velo di mistero, offre uno spaccato significativo di un'epoca di profondi cambiamenti religiosi e persecuzioni.
Le Scarse Notizie Biografiche
La data di nascita di Guglielmo Pike rimane sconosciuta. Sappiamo solo che proveniva dal Dorsetshire e svolgeva la professione di artigiano nelle Brughiere Occidentali. La sua conversione al cattolicesimo, avvenuta intorno al 1586 sotto l'influenza di Thomas Pilchard, segnò una svolta nella sua vita, innescando una serie di eventi che lo avrebbero portato alla morte.
Un Clima di Persecuzione Anticattolica
L'Inghilterra di fine XVI secolo era un terreno fertile per la persecuzione dei cattolici. L'Atto di Supremazia, emanato da Enrico VIII, aveva stabilito l'autorità del re sulla Chiesa d'Inghilterra, bollando come tradimento qualsiasi legame con la Santa Sede. In questo clima di tensione religiosa, la conversione di Pike rappresentava un atto di sfida contro l'ordine stabilito.
Arresto, Condanna e Martirio
La professione di fede cattolica da parte di Pike non tardò a suscitare l'attenzione delle autorità. Fu arrestato e condannato a morte per aver rifiutato di abiurare la sua fede e riconoscere l'autorità della regina sulla Chiesa. Il 22 dicembre 1591, subì il martirio mediante impiccagione e squartamento a Dorchester.
Autore: Franco Dieghi
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