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Santi Baronto (Baronzio) e Desiderio Eremiti a Pistoia
Festa:
26 marzo
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sec. VII
Sebbene il Baronio, nel Martirologio Romano, associasse erroneamente le figure di Baronto, eremita del VII secolo sul monte Albano presso Pistoia, e Baronto di Longoreto, la fama di santità del primo eremita attirò presso di lui cinque discepoli, tra cui Desiderio, che si distinse per il suo fervore religioso. Baronto, alla sua morte, fu sepolto nell'oratorio da lui stesso costruito e, sulla sua tomba venerata dal popolo, il vescovo Restaldo di Pistoia eresse un monastero benedettino in suo onore. Le reliquie di Baronto e dei suoi discepoli, incluso Desiderio, furono trasferite all'interno del monastero, che ospitò anche un ospedale dal 1107. Nel XV secolo il monastero passò in commenda e nel 1577 fu unito all'abbazia di Santa Maria di Firenze.
Martirologio Romano: Presso Montalbano in Toscana, santi Baronzio e Desiderio, eremiti.
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BARONTO (BARONZIO) e DESIDERIO, eremiti a PISTOIA, santi.
Il Baronio introdusse al 25 marzo, nel Martirologio Romano, la celebrazione di Baronto e Desiderio, fondandosi su Atti della Chiesa di Pistoia. In questo testo, redatto da un monaco italiano tra il sec. XI e il XII e pubblicato dai Bollandisti, Baronto è identificato con l'omonimo monaco di Longoreto, che, dopo aver compiuto la penitenza impostagli da san Pietro e aver visitato le tombe degli apostoli, avrebbe deciso di abbracciare la vita eremitica, fissandosi sul monte Albano, presso Pistoia. Questo racconto, accettato per molto tempo senza critica alcuna, è però ben poco attendibile, dal momento che, nella tradizione di Baronto di Longoreto, non si accenna affatto a un viaggio in Italia del santo. E' sembrato quindi giusto e opportuno scindere le due figure e le loro vicende, indubbiamente confuse. La fama di santità di un eremita, di nome Baronto, e stabilitosi sul monte Albano nel corso del sec. VII, indusse cinque giovani a unirsi a lui nelle penitenze, e tra essi si distinse per fervore religioso Desiderio. Morto alla fine del sec. VII, Baronto fu sepolto nell'oratorio, che aveva costruito presso la sua cella, e, sulla sua tomba che il popolo non aveva mai cessato di venerare, Restaldo, vescovo di Pistoia (1012-1023), fece erigere un monastero benedettino a lui dedicato. Il monastero di San Baronto, in cui erano state trasferite le reliquie di Baronto assieme a quelle di Desiderio e degli altri eremiti, presso cui nel 1107 era sorto un ospedale, nel sec. XV fu dato in commenda e nel 1577 fu unito alla abbazia di Santa Maria di Firenze della Congregazione cassinese.
Autore: Pietro Burchi
Fonte:
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