III sec.
Ucciso nel III secolo durante le persecuzioni anticristiane scatenate dagli imperatori romani, viene commemorato dal Martirologio Romano, il calendario dei santi la cui prima edizione ufficiale è stata approvata da Papa Gregorio XIII nel 1584.
Martirologio Romano: A Napoli, commemorazione di sant’Eustasio, vescovo.
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Sant'Eustasio (o Eustachio) è stato un vescovo di Napoli del III secolo. Il suo nome compare nei due antichi cataloghi napoletani il “Gesta episcoporum Neapolitanorum” databile intorno al IX secolo e nel Catalogus episcoporum Neapolitanorum del X secolo.
Nella lista dei vescovi dell’arcidiocesi è stato inserito al settimo posto, dopo Sant’Agrippino e prima di Sant’Efebo.
Sappiamo solo che visse nella prima metà del III secolo, e comunque prima del 343, anno cui viene documentato storicamente il nono vescovo Fortunato.
Secondo il Catalogus, Sant’Eustasio resse la diocesi per diciassette anni durante i pontificati di papa Antero e papa Fabiano, mentre nel testo Gesta si riferisce che le sue spoglie vennero traslate, all'incirca nel IX secolo, nell’altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Cosmedin o di Portanova (in altario beate Dei genitricis semperque virginis Mariae, que dicitur Cosmidi).
L'urna contenente il corpo di Sant’Eustasio fu ritrovata nel 1616 e l'arcivescovo Decio Carafa decise di estenderne il culto all’intera diocesi.
Nel mese di settembre dell’anno 1884 si procedette alla ricognizione canonica delle reliquie e dopo questa, il girono 18 dicembre 1884, papa Leone XIII confermò il culto tributato ab immemorabili per sant'Eustazio.
La festa per il Santo vescovo era segnata nel calendario marmoreo della Chiesa di Napoli nel giorno 10 maggio, mentre nel martirologio romano la festa veniva fissata nel giorno 29 marzo, con questo elogio: «A Napoli, commemorazione di sant’Eustasio, vescovo».
Autore: Mauro Bonato
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