1080 c. - Ard Patrick, Munster, 1 aprile 1129
Fu un riformatore chiave della Chiesa irlandese del XII secolo. Nato in una famiglia principesca che beneficiava della successione ereditaria alla carica episcopale, egli si distinse per il suo zelo religioso. Cellach visitò le contee, convocò un concilio nel 1111 e promulgò riforme per il clero e il popolo. Fu aiutato da San Malachia, da lui elevato al vescovado. Oltre all'impegno religioso, Cellach si adoperò per la pace tra i principi, restaurò la cattedrale di Armagh, fondò scuole e introdusse i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Alla sua morte nel 1129, volle San Malachia come successore per porre fine alle usurpazioni.
Etimologia: Celso = alto, elevato, eccelso, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: In località Ardpatrick nella regione del Munster in Irlanda, san Celso, vescovo di Armagh, che promosse fortemente il rinnovamento della Chiesa.
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Cellach, detto alla latina Celso o Celestino, svolse un ruolo importante nella riforma della Chiesa irlandese nel sec. XII. Non ci resta di lui alcuna Vita, né latina, né gaelica, e le notizie sulla sua figura si ricavano dagli annali irlandesi e dalla Vita di s. Malachia Ua Mogair scritta da s. Bernardo di Chiaravalle. Figlio di Aedh, della famiglia degli Ui Sinaigh, Celso nacque verso il 1080, e nel 1105, come già era avvenuto per suo nonno, pur essendo semplice laico, fu eletto arcivescovo di Armagh. Da otto generazioni, infatti, la sede primaziale era divenuta possesso ereditario delle famiglie principesche della zona, i cui capi, pur sposati e senza ordini, la usurpavano, traendone i vantaggi temporali e incaricando loro delegati per le funzioni ecclesiastiche. S. Bernardo, che condanna aspramente il comportamento di quelle famiglie in cui "etsi interdum defecissent clerici de sanguine illo, sed episcopi nunquam", descrive lo stato di abbandono e di trascuratezza nel quale si trovava allora l'Irlanda, un tempo tanto fiorente, e dove, allora, doveva constatarsi un "aganismus quidem inductus sub nomine christiano".
Celso, però, che s. Bernardo definisce vir bonus et timoratus, ricevuti gli ordini, si fece consacrare vescovo e fin dai primi tempi del suo governo si dedicò, con uno zelo tutto particolare, al ristabilimento della disciplina ecclesiastica in tutta l'isola, e alla riaffermazione dei diritti primaziali della sua sede. A questo fine visitò le varie contee dell'isola: I'Ulster e il Munster nel 1106, il Connaught e il Meath rispettivamente nel 1108 e nel 1110. Nel 1111 convocò un grande concilio generale a Fiadh-Mic-Aengus, al quale assistettero una cinquantina di vescovi, trecento sacerdoti, tremila ecclesiastici, Murrough O'Brian, re dell'Irlanda meridionale, con i suoi nobili, e Gilberto di Limerick, legato papale. In questo concilio furono promulgate sagge disposizioni per la riforma del clero e del popolo e per favorire il rifiorire della disciplina ecclesiastica. S. Malachia Ua Mogair aiutò nella sua opera Celso, da cui era stato elevato agli ordini, consacrato vescovo di Connor e scelto come vicario generale.
Celso, che si impegnò anche negli affari temporali, svolse efficace opera di mediazione tra vari principi in lotta, e dovette subire anche angherie da parte delle famiglie degli O'Rourke e degli O'Brien. Secondo gli Annala rioghachta Eireann, egli restaurò a sue spese la cattedrale di Armagh, che da oltre un secolo era in rovina, e molte altre chiese. Fondò varie scuole e introdusse nel restaurato priorato dei SS. Pietro e Paolo i Canonici Regolari di S. Agostino, che ebbero colà la loro prima fondazione in Irlanda. Nel 1121, alla morte di Samuel O' Haingley, vescovo di Dublino, Celso fu per qualche tempo amministratore di quella diocesi. Morì ad Ard Patrick (Munster) il 1° aprile 1129 e per sua volontà fu sepolto a Lismore il 4 dello stesso mese. Prima di morire, per rompere la serie delle usurpazioni, aveva stabilito che in luogo del fratello, gli succedesse nella sede arcivescovile il vicario s. Malachia.
Celso è ricordato al 1° aprile nel Félire di Máel Muire la Gormain, scritto alcuni decenni dopo la sua morte, e alla stessa data è menzionato in una nota di un ms. del sec. XV del Félire di Oengus. Il Baronio introdusse nel Martirologio Romano al 6 aprile I'elogio di Celso, mutuandolo dal Molano. In Irlanda la festa si celebra il 7 aprile e dal 1905 sono state introdotte le lezioni storiche dell'Ufficio del santo.
Autore: Gian Michele Fusconi
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