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San Vittore di Capua Vescovo
Festa:
2 aprile
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†554
Vescovo di Capua dal 541 al 554 d.C., San Vittore si distinse per la sua dottrina e santità. Scrisse diverse opere teologiche e il "Codex Fuldensis", un lezionario e un calendario liturgico. La sua fama di santità si diffuse ben presto oltre i confini della sua diocesi, attirando a Capua numerosi pellegrini che desideravano venerarlo e chiedere la sua intercessione. Morì il 2 aprile 554.
Martirologio Romano: A Capua in Campania, san Vittore, vescovo, insigne per dottrina e santità .
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Nato a Capua nel V secolo, San Vittore si distinse fin dalla giovinezza per la sua profonda fede e il suo ardente amore per Dio. Dedicò la sua vita al servizio della Chiesa, dapprima come semplice sacerdote e poi come vescovo della sua città natale, succedendo a San Germano di Capua nel 541.
Il suo episcopato, durato fino al 554, fu segnato da una intensa attività pastorale e da una luminosa testimonianza di santità. San Vittore si dedicò con zelo alla cura del suo gregge, predicando la parola di Dio, amministrando i sacramenti e guidando i fedeli sulla via della salvezza.
Egli era inoltre un uomo di grande dottrina, come testimonia la sua opera più celebre, il "Codex Fuldensis", un prezioso lezionario che raccoglie testi biblici e liturgici. Quest'opera, frutto di un accurato lavoro di ricerca e di riordino, rappresenta un importante contributo alla storia della liturgia romana.
San Vittore era anche noto per la sua umiltà, la sua carità e la sua generosità verso i poveri e i bisognosi. La sua fama di santità si diffuse ben presto oltre i confini della sua diocesi, attirando a Capua numerosi pellegrini che desideravano venerarlo e chiedere la sua intercessione.
Morì il 2 aprile 554.
Autore: Franco Dieghi
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