† 730
Nato in una nobile famiglia della Neustria intorno al 670, Ugo entrò nel monastero di Fontenelle, dove si distinse per la sua pietà e il suo zelo apostolico. Eletto vescovo di Rouen nel 710, promosse la riforma del clero, la riorganizzazione della diocesi e la fondazione di nuove parrocchie e monasteri. Assunse temporaneamente la guida delle diocesi di Parigi e Bayeux, applicandovi lo stesso zelo riformatore. Nel 722 si ritirò nel monastero di Jumièges, dove morì in odore di santità nel 730.
Martirologio Romano: A Jumièges sempre in Neustria, nell’odierno territorio francese, sant’Ugo, vescovo di Rouen, che governò contemporaneamente il monastero di Fontenelle e le Chiese di Parigi e Bayeux e infine, deposti questi incarichi, resse il monastero di Jumièges.
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La figura di Sant'Ugo di Rouen, vescovo e abate vissuto nel VII secolo, emerge dalle nebbie della storia come un faro di fede e di riforma. La sua vita, ricca di eventi e di opere significative, ci offre uno spaccato della Chiesa franca in un periodo di transizione e di rinnovamento.
Le Origini e la Formazione
Ugo nacque in una nobile famiglia della Neustria, regione della Francia nord-occidentale, intorno al 670. Fin dalla giovane età mostrò una profonda inclinazione per la vita religiosa, tanto da entrare a far parte del monastero di Fontenelle, noto per la sua rigida disciplina e per la fervente osservanza della Regola benedettina. Sotto la guida di abili maestri, Ugo si distinse per la sua pietà, il suo zelo apostolico e la sua dedizione allo studio, acquisendo una solida formazione teologica e letteraria.
L'Episcopato e le Riforme
La fama di santità e di saggezza di Ugo varcò presto i confini del monastero, tanto che nel 710 venne eletto vescovo di Rouen, importante diocesi della Neustria. In un'epoca di decadenza morale e di rilassamento disciplinare, Ugo si distinse come un vescovo zelante e riformatore. Promosse la riforma del clero, insistendo sulla disciplina, la cura delle anime e la predicazione itinerante. Si adoperò per la riorganizzazione della diocesi, fondando nuove parrocchie e monasteri, e curando la formazione del clero.
Il Governo delle Chiese di Parigi e Bayeux
Oltre al suo episcopato a Rouen, Ugo assunse temporaneamente la guida delle diocesi di Parigi e Bayeux, vacanti per la morte dei rispettivi vescovi. In queste sedi egli applicò lo stesso zelo riformatore che aveva caratterizzato il suo operato a Rouen, contribuendo a risollevare le sorti spirituali di queste comunità.
Il Ritiro a Jumièges e la Morte
Nel 722, Ugo, desideroso di una vita più contemplativa e di raccoglimento, decise di rinunciare alle sue cariche episcopali e si ritirò nel monastero di Jumièges, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita in preghiera, penitenza e studio. Morì in odore di santità nel 730, lasciando un'eredità di fede e di riforme che ispirò le generazioni successive.
Culto e Riconoscimenti
Ugo di Rouen fu canonizzato nel 1047 da Papa Leone IX. La sua memoria liturgica è celebrata il 9 aprile. La sua figura è venerata in Francia e in Belgio, dove è considerato patrono dei vescovi e dei riformatori.
Autore: Franco Dieghi
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