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San Frontone (Frontonio) Abate in Egitto

Festa: 14 aprile

II o IV sec.

Monaco egiziano del IV secolo, presenta due redazioni latine di scarso valore storico, ma intriganti per la loro leggendaria narrazione. Frontone, dopo aver abbracciato la vita monastica cenobitica, si ritirò in un deserto con alcuni discepoli, dove la fame li attanagliò. Miracolosamente, un ricco signore inviò loro cibo su settanta cammelli che, guidati da una forza divina, giunsero fino al loro eremo. Frontone, dopo la preghiera, utilizzò solo una parte del cibo, rimandando il resto con i cammelli che, nuovamente in modo miracoloso, ritrovarono la via del ritorno. La biografia, ricca di esortazioni e lodi alle virtù del santo abate, lo indica come predecessore di Sant'Antonio nella vita eremitica, datando la sua morte al 174 d.C. Tuttavia, l'attribuzione al II secolo è dubbia, considerata l'assenza di menzioni nelle antiche Chiese orientali.

Martirologio Romano: Nell’eremo di Nitria in Egitto, san Frontone, abate, che si ritirò a vita eremitica con circa settanta compagni.


Della biografia di questo monaco composta probabilmente in lingua latina verso la metà del secolo VII oggi si possiedono due redazioni, un po’ diverse nel contenuto, ma dal punto di vista strettamente storico entrambe prive di valore. Vanno però segnalati alcuni aspetti di questa leggenda. Frontone si ritirò a vita monastica e cenobitica nei pressi della propria città natale (la narrazione non la nomina; forse si tratta di Alessandria) poi, desideroso di sperimentare la vita eremitica, si ritirò in uno squallido deserto con alcuni discepoli. Ben presto la fame si fece sentire suscitando le vive mormorazioni degli eremiti. La Provvidenza però mosse un ricco signore ad inviare carichi di viveri su settanta cammelli, i quali trovarono miracolosamente il luogo di soggiorno di Frontone. Questi, dopo aver terminato la preghiera, utilizzò solo una parte del carico: il resto fu rimesso sui cammelli che ancora miracolosamente ritrovarono la via del ritorno.
Questo è l’episodio leggendario più notevole; per il resto la biografia è intessuta di pie esortazioni e di esaltazioni delle virtù del santo abate. Nel testo però c'è una affermazione cronologica assai precisa: "Haec sub Antonino imperatore gesta sunt, tertiodecimo anno imperii ius". Frontone sarebbe quindi stato un predecessore del più famoso Antonio nella istituzione della vita eremitica. La sua morte sarebbe avvenuta nel 174; tuttavia è molto problematico, per non dire da escludersi, che Frontone sia un eremita del secolo II. Inoltre è sintomatica questa constatazione: nessuna Chiesa orientale antica fece menzione nei sinassari, nei leggendari, nelle cronache di questo monaco. Il più antico testo che ne ricorda il nome è latino e precisamente il Martirologio Geronimiamo (14 aprile). Come poi questo monaco abbia avuto in Occidente uno sviluppo di culto e di leggenda non è possibile precisare. Probabilmente i pochi accenni di origine orientale su Frontone (l’epoca rimane incerta), passati oralmente in Occidente, furono messi in scritto subendo ampliamenti secondo gli schemi tradizionali dell’agiografia contemporanea.


Autore:
Gian Domenico Gordini


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-02-15

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